25° di diaconato: un nuovo modo di dire grazie

Diocesi. 25° di ordinazione del diacono Franco Marianelli al servizio delle comunità di Lama, Pitigliano, Celalba, Renzetti

Come si fa a festeggiare un diacono giunto al 25° di ordinazione? Ce lo siamo chiesti pensando all’anniversario di Franco Marianelli, ordinato il 13 novembre 1987, che in 25 anni, ininterrottamente, ha servito le comunità di Lama, Pitigliano, Celalba, Renzetti.

Se la liturgia prevede preghiere per gli anniversari delle ordinazioni episcopali e presbiterali, per i matrimoni, nulla è detto di quelle diaconali. Un segno: si tratta forse di un ministero “nuovo” nella millenaria vita della Chiesa? La nostra Chiesa diocesana non fu l’ultima a reintrodurre – sulla spinta del Vaticano II – l’esercizio del ministero diaconale di persone coniugate.

Franco Marianelli saluta i parrocchiani

Correndo qua e là per le varie chiese della zona, il diacono è un ministro a servizio della comunione. E allora, in un clima familiare, di festa e di comunione, tutta la comunità cristiana si è ritrovata domenica scorsa, 18 novembre, durante l’unica messa domenicale per ringraziare il Signore del dono del diaconato permanente dato alla Chiesa e alla comunità nella persona di Franco Marianelli.

Non prevedendo nulla di specifico la liturgia, il diacono ha proclamato il Vangelo ed ha proposto l’omelia. Ha ricordato che si stava vivendo sì una festa, ma non festa di una persona, quanto di tutta la Chiesa. Festa non tanto per ricordare un felice anniversario, quanto per constatare che il Signore è Signore della storia e delle nostre singole e personali storie.

Il diacono Franco ha scandito i segni di tanta grazia: quante case visitate in un quarto di secolo. Praticamente tutte! Quanti defunti accompagnati al cimitero, in attesa della risurrezione! Quante esperienze di carità, di servizio (le tante feste alla Muzi Betti, i viaggi con i malati a Lourdes).

Nella memoria sono riaffiorati i parenti ed i tanti maestri scomparsi. “Don Pasquale Gabellini che nei primi anni di diaconato nella parrocchia di Celalba – ha ricordato Franco – mi ha avviato al ministero, difendendo anche i diaconi dai tanti disguidi che all’inizio venivano incontrati”. E poi don Giuseppe Pellegrini, prete semplice che “mi ha trasmesso la gioia della preghiera, del rosario, di amare la Madonna”. E poi don Angelo Pecorari con la sua fiducia nella provvidenza di Dio.

Davanti a tante persone, Franco ha ribadito di essere una persona felice, non annoiata e stanca per il ministero. Come una confidenza ha raccontato per sommi capi la chiamata. L’incontro con la sofferenza e la croce e la scoperta di Gesù, che ha lavato i piedi ai dodici, e che chiama per servire. L’immagine della lavanda dei piedi è stata dipinta su una stola nuova realizzata da una parrocchiana per l’occasione.

Dopo 25 anni, a Lama e dintorni, si sta capendo chi è il diacono: un uomo ordinato per il servizio della Parola e della carità. Grazie a Dio!

AUTORE: Don Francesco Mariucci parroco di Lama, Celalba e Renzetti