4 ottobre: l’Abruzzo offre l’olio per la lampada alla tomba del Santo

Con la festa di san Francesco, Assisi e l’Umbria diventano centro di attenzione da parte di moltitudini di persone legate da una forte attrazione spirituale e affettiva per il Santo di Assisi. Non che venga celebrato solo nella sua città natale e nelle chiese francescane dell’Umbria. Tanti infatti sono i luoghi in Europa e nel mondo che lo ricordano con iniziative religiose e culturali, basti visitare i siti internet che riguardano il tema francescano. Si vuole tuttavia sottolineare la speciale presenza di Francesco in Assisi per le due grandi basiliche, per i luoghi della nascita e della preghiera, per le comunità francescane che si alimentano del carisma del fondatore nei tanti conventi maschili e femminili. Partendo da questo dato e mettendo accanto a san Francesco gli altri grandi personaggi della storia religiosa dell’Umbria, recentemente il vescovo emerito di Terni, Franco Gualdrini, ha fatto la proposta ai parlamentari europei di dichiarare l’Umbria “Oasi europea di Spiritualità” (La Voce, 18 giugno 2004, p. 11). Di fatto già Assisi è considerata il centro mondiale del dialogo delle religioni per la pace, indicato da Giovanni Paolo II fin dal 1986 (27 ottobre) e accettato dai capi delle maggiori religioni. Il Papa che ha coniato l’espressione “lo spirito di Assisi” ha fondato il suo pensiero a questo proposito sulla spiritualità francescana che a parte le falsificazioni e contraffazioni avvenute lungo la storia (vedi articolo sopra), per i suoi caratteri di semplicità e autenticità, di povertà e di amore alla natura, di amore al prossimo (lebbrosi) e di dialogo missionario con l’Islam, apre al mondo dei credenti e non credenti uno spazio di incontro e di comprensione. Quest’anno l’olio alla lampada che arde davanti alla tomba di san Francesco è offerto dalla regione Abruzzo rappresentata dalle autorità civili e religiose. La celebrazione della messa nella Basilica superiore, il giorno della festa (4 ottobre), è presieduta da mons. Carlo Ghidelli, arcivescovo di Lanciano che esalterà i tre simboli da lui ritenuti caratterizzanti la figura e la vita di san Francesco: la croce, il saio e le stimmate. Ci sarà anche il neo arcivescovo di Chieti – Vasto Bruno Forte che animerà la sera del 3 una veglia per giovani a San Damiano.

AUTORE: E. B.