A colloquio con Gianfranco Chiacchieroni e Maria Rosi

I due consiglieri sono stati premiati come “umbri eccellenti” da UmbriaMiaUmbria

Lo scorso 12 novembre l’Associazione UmbriaMiaUmbria ha premiato 4 umbri eccellenti, scelti da un sondaggio cui hanno partecipato 2.196 cittadini. Due di loro erano Gianfranco Chiacchieroni e Maria Rosi, consiglieri regionali alla loro prima legislatura e rispettivamente presidente e vice presidente della II Commissione consiliare Attività economiche, che, pur schierati su fronti diversi, collaborano attivamente nel portare avanti iniziative e progetti bipartisan, con l’obiettivo del perseguimento del bene comune. Questa la motivazione del premio consegnato ai due consiglieri: “Il premio è stato assegnato per la mantenuta coerenza degli impegni assunti in campagna elettorale e l’onestà e la serietà dimostrata nell’esercizio del proprio mandato. Per l’energia e la forza applicata nel lavoro politico, per la presenza non clientelare, ma efficace sul territorio e per la costante ricerca di soluzioni esaustive per le necessità degli umbri”. Il mondo è cambiato e devono cambiare anche gli umbri, a cominciare dai politici che ricoprono cariche elettive. I consiglieri Chiacchieroni e Rosi, con il loro approccio pragmatico e la loro vicinanza e capacità di ascolto dei cittadini, hanno percepito questo cambiamento. Chiacchieroni, in tempi di antipolitica come quelli che stiamo vivendo, si aspettava questo riconoscimento?“Ad essere sinceri non me lo aspettavo”. Rosi, come sta vivendo questa sua prima esperienza politica nel massimo organo elettivo regionale?“Con grande entusiasmo e grande dedizione per questo incarico che mi è stato dato dai cittadini con il loro voto: un impegno a tempo pieno, soprattutto in considerazione del periodo di grande difficoltà che stiamo attraversando. Sono convinta che sia necessario stare a stretto contatto con gli elettori e parlare alla gente con il cuore, in modo chiaro e diretto. Serve poi una grande capacità di ascolto per cogliere le esigenze e le aspettative dei cittadini”. Chiacchieroni, dal palazzo comunale di Marsciano a palazzo Cesaroni, come cambia il lavoro di un politico ed il suo rapporto con i cittadini-elettori, e in quale ruolo si è trovato meglio?“Sono mondi molto diversi. Nel Comune si è in contatto coi cittadini 24 ore su 24 ed il lavoro amministrativo vede la sua applicazione diretta sulla cittadinanza, ci si identifica profondamente con la comunità. Nel Consiglio regionale il lavoro è di approfondimento, collegamento, più politica amministrativa e meno governo diretto. Due cose differenti, ma ugualmente appassionanti”. Rosi, oltre che vice presidente della II Commissione consiliare, lei lo è anche della Commissione d’inchiesta sulle tossicodipendenze ed è membro della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Umbria, due temi scottanti che destano tante preoccupazione nei cittadini e nelle istituzioni. Come si possono contrastare efficacemente queste due piaghe sociali? “Sicuramente il contrasto di queste due problematiche non può essere svolto efficacemente solo dalle istituzioni, ma occorre una stretta collaborazione con le magistratura e con le forze dell’ordine. Ad esempio l’Umbria è diventata terra fertile per il riciclaggio del denaro e questo fenomeno si può contrastare con la prevenzione ed il coinvolgimento dei cittadini e delle Amministrazioni locali. Il problema della tossicodipendenza è molto legato al disagio giovanile ed è il frutto di tanti anni di non interventi. Il problema è particolarmente grave nella città di Perugia, ma nessuno ha preso provvedimenti seri per risolverlo. Gli strumenti di cui disponiamo oggi sono obsoleti, ed è per questo che si è costituita la Commissione, con l’obiettivo di monitorare il territorio e poi per aprire un dialogo con i giovani per risalire all’origine del fenomeno. I giovani aspettano dalla politica delle risposte alle loro difficoltà ed ai loro problemi, e noi dobbiamo essere in grado di fornirle”. Chiacchieroni, ci vuole fare un bilancio di questo primo periodo di attività della seconda Commissione ed indicarci le attività sulle quali state lavorando prioritariamente in questa seconda fase della legislatura?“Semplificazione, Piano casa, iniziative di approfondimento e di analisi sull’economia, fino ad ora. In futuro: legge sulla archeologia industriale e riforma istituzionale che riduca i consiglieri, con conseguente modifica della legge elettorale”. Rosi, l’impegno politico, quello di imprenditrice e quello di mamma… come riesce a conciliare questi tre ruoli?“Tre ruoli uno più impegnativo dell’altro! Certamente quello più complesso è quello di mamma, proprio per quanto dicevamo nella domanda precedente, che richiede un impegno a 360 gradi. Come imprenditrice, ho il vantaggio di poter portare all’interno della Commissione la mia esperienza diretta e contribuire a trovare le soluzioni più idonee per creare un ambiente il più favorevole possibile alle imprese. Con il mio impegno in politica cerco di tenere i piedi per terra e calarmi nella realtà che vivono quotidianamente i cittadini e di essere vicina agli imprenditori”. Chiacchieroni, lei si sta spendendo molto per il rilancio della suinicoltura in Umbria. Come ritiene che si possa tornare a valorizzare in maniera economica ed eco-sostenibile questo importante settore della nostra agricoltura in gravi difficoltà, ma che è fortemente radicato nella nostra cultura e nelle nostre tradizioni?“Questo sarà possibile solo allargando il ventaglio di forme di allevamento, quali brado, semibrado ed intensivo, favorendo lo sviluppo di produzioni umbre Dop che completi la filiera tutta umbra ed il conseguente marchio identificativo dei prodotti. Il sorgere di negozi a chilometri zero è un’altra importante risposta che va in questa direzione, che favorisce cioè lo sviluppo di filiere regionali. Altro passo fondamentale sarà il completamento del piano zootecnico e suinicolo umbro che prevederà misure del Psr adeguate alle tante attività collegate alla zootecnia. In Umbria esiste una filiera completa suinicola-zootecnica che la rende virtuosissima, basti pensare che il 46% del reddito agricolo (fonte: Censimento agricoltura 2010) proviene ancora dalla zootecnia, nonostante la crisi e la desertificazione di allevamenti come nelle zone di Bettona e Bastia. Un’altra riforma da fare per lo sviluppo della zootecnia nel rapporto delicato allevamenti-ambiente è la razionalizzazione delle norme, che al momento sono tutte confuse in una vera a propria giungla legislativa. Questo, assieme ad un atteggiamento di buonsenso nella loro applicazione, permetterà sicuramente di dare una mano al settore, tenendo sempre conto che siamo di fronte ad una filiera virtuosa e strategica per la nostra economia”. Rosi, lei è anche membro del Comitato per il monitoraggio e per la vigilanza sull’Amministrazione regionale: ce la faremo a snellire la macchina amministrativa regionale, migliorando anche i servizi ai cittadini e alle imprese? “La semplificazione della macchina amministrativa è un sogno ambizioso ed impegnativo: solo la parte votata fino ad oggi ha richiesto più di cento articoli! La politica deve fare una scelta: amministrare bene per promuovere la coesione sociale e per perseguire il bene comune, oppure operare con l’obiettivo di ottenere il consenso. Credo che da questo vicolo non siamo ancora usciti, ma sia fondamentale che tutti, indipendentemente dagli schieramenti di appartenenza, scelgano la prima opzione per ottenere dei risultati”. Un’ultima domanda ad entrambi: come mai, pur provenendo da esperienze diverse e schieramenti contrapposti, riuscite a collaborare così efficacemente all’interno della Commissione e del Consiglio regionale?Chiacchieroni: “Le mie azioni tengono sempre conto degli interessi generali ed il mio lavoro è ispirato da uno spirito di servizio. Principi, questi, che cerco sempre di mantenere vivi. La collaborazione con i colleghi non può quindi che essere una pre-condizione per raggiungere gli obiettivi”. Rosi: “Ogni tempo ha una sua stagione. Al termine della campagna elettorale gli eletti devono pensare alla politica come funzione alta, che persegue il bene dei cittadini e lasciare fuori le ideologie. Se ci si muove per realizzare il bene comune, poi ci sarà anche un ritorno per il politico. Per governare bene si devono selezionare le idee migliori, da chiunque provengano, per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese. Considero un grande onore collaborare con i colleghi di tutti gli schieramenti nei vari incarichi affidatimi, in particolare mi trovo particolarmente a mio agio con il presidente Chiacchieroni all’interno della seconda Commissione, insieme al quale con impegno e coraggio cerchiamo di contribuire a traghettare l’Umbria fuori dalla crisi e renderla più competitiva nel mercato globale”.

AUTORE: Alberto Mossone