A Gualdo Tadino… Palio bagnato, Palio fortunato

GUALDO TADINO. Eccezionale l’edizione 2013 dei Giochi de le Porte, con un diluvio memorabile che però non ha guastato la festa
La festa dei vincitori
La festa dei vincitori

Un Palio davvero ricco di sorprese, quello di quest’anno a Gualdo Tadino. Si è aperto, venerdì scorso 27 settembre, con un caldo quasi estivo; è proseguito, sabato sera, con una serata tiepida e con un bagno di folla; ma domenica ha forse conosciuto una delle giornate peggiori dal punto di vista del meteo, con una pioggia incessante, un autentico diluvio, nonostante il quale tutto si è concluso bene, senza incidenti per uomini e animali. Nel complesso un buon successo.

Sabato 28, dopo il pomeriggio di gare e di prove, di fronte a un pubblico numeroso quanto mai, il Corteo storico delle quattro Porte, forse il momento più spettacolare e rievocativo dell’intera manifestazione, ha dato veramente il meglio di sé. A imporsi, quest’anno, il corteo di porta San Facondino, dedicato alla “caccia”, ricostruita nei minimi particolari e con abiti che hanno veramente convinto i giurati. Poi la cerimonia ufficiale di apertura dei Giochi, con la presenza del critico d’arte Vittorio Sgarbi che ha infiammato la folla dei portaioli con un discorso in cui si è scagliato, senza mezze misure, contro il ministro Brambilla e il suo progetto di vietare i Palii con animali, prima di fare le sue proverbiali “visite notturne” nelle chiese di San Pellegrino e Boschetto, dove si è soffermato a contemplare i cicli di affreschi fino alle prime ore del mattino, accompagnato dai rispettivi parroci, cui ha espresso l’ammirazione per le opere d’arte delle due chiese.

Domenica 29, poi, si è proseguito con il ricevimento delle delegazioni d’onore delle città di Norcia, di Audun-le-Tiche, e delle città polacche di Duszniki-Zdroij e Krosno e del Comune di Bra, tutte gemellate con Gualdo Tadino. Ma, poi, di pomeriggio, il tempo ha davvero reso difficile ogni cosa, rischiando di rovinare tutto. Quasi 50 mm di pioggia, freddo e vento, in poco hanno messo a dura prova l’organizzazione e hanno reso ognuna delle quattro gare del Palio di San Michele Arcangelo un’autentica impresa d’Ercole sia per gli arcieri e i frombolieri, sia, soprattutto, per gli asini che, pur scivolando sull’asfalto e il selciato allagati dalla pioggia, hanno dimostrato una grinta insospettabile. Nessun incidente e organizzazione perfetta. Al di là delle aspettative. Al termine, secondo trionfo consecutivo per porta San Facondino, che vince sia il premio per il corteo sia il Palio. E il rogo finale della Bastola, con attorno i portaioli intirizziti ma entusiasti, rimarrà davvero nella storia.

AUTORE: Pierluigi Gioia