A Gubbio tira aria pre elettorale

Il mondo politico eugubino denuncia una vitalità non espressa da progetti concreti rivolti al futuro, ma alimentata da polemiche interne, in particolare alle forze di opposizione, che denotano le difficoltà di uscire dalla situazione di disagio provocata dall’esito elettorale delle amministrative del maggio 2001, con il successo della sinistra alternativa di Orfeo Goracci. In primo piano ci sono i Ds. Con una conferenza stampa, il segretario comunale Renato Albo e il vice capogruppo Diego Guerrini hanno comunicato che ‘d’ora in avanti le posizioni assunte dal consigliere Corazzi saranno a titolo personale e non rappresentative del gruppo dei Ds’. Una specie di ‘cartellino rosso’ nei confronti dell’ex sindaco motivato con i suoi continui distinguo rispetto alle decisioni del gruppo, con le critiche pubbliche nei confronti della segreteria del partito, con le reiterate assenze alle riunioni del gruppo e dell’unione comunale. Nessuno, hanno precisato Albo e Guerrini, intende abolire il diritto di critica, che va esercitata però nelle sedi proprie, secondo le regole della democrazia. Segreteria e gruppo, oltretutto, stanno portando avanti la linea politica uscita dal congresso comunale. La decisione, definita ‘non facile e sofferta’ è stata assunta per non ‘danneggiare l’immagine di coesione del gruppo e l’efficacia della sua azione’. Un provvedimento che Corazzi ha contestato con grande vivacità, respingendo le accuse di assenteismo e rivendicando la libertà di espressione. ‘Albo e Guerrini’ affossano il diritto alla critica, ha sottolineato a caldo. Commenti non mancano; secondo alcuni su Corazzi si farebbero ricadere gran parte della responsabilità della sconfitta elettorale, scontando inoltre la sua netta opposizione alla giunta Goracci. L’attuale coalizione di governo cittadino sarebbe anche alla base dei fermenti critici che attraversano la Margherita che da settimane ormai vive da ‘separata in casa’ con il capogruppo consiliare Spartaco Capannelli. Lui denuncia che alcuni dirigenti strizzano non da ora l’occhio al Sindaco e al suo esecutivo condizionando di conseguenza la linea del partito. Il livello di incomunicabilità è ormai notevole tanto che non si esclude la possibile adesione dell’ex assessore a una formazione politica nazionale in fase di costruzione. Fermenti anche in Forza Italia, legati alla guida del settore giovanile, e nella stessa Rifondazione comunista che sconta la vivacità di Gabriele Tognoloni.

AUTORE: Giampiero Bedini