A L’Aquila prosegue l’impegno della Caritas dell’Umbria

Due anni dopo il terremoto

Presente a L’Aquila sin dall’inizio dell’emergenza con operatori e volontari, la delegazione regionale della Caritas Umbria ha dato vita, insieme a quella del Piemonte-Valle d’Aosta, ad un Campo del volontariato allestito nella parrocchia di Pile, tutt’oggi operativo con una quindicina di volontari. La struttura, che affianca la Caritas diocesana del capoluogo abruzzese nell’opera quotidiana di prossimità spirituale e materiale alle persone più bisognose, sarà attivo almeno fino alla fine della prossima estate, offrendo, come nelle precedenti due stagioni, a numerosi giovani di fare esperienza di volontariato nell’ambito dei progetti dei “campi estivi di lavori”. Il 6 aprile, secondo anniversario del terremoto, i volontari del Campo Caritas hanno partecipato alle varie iniziative spiritali e sociali promosse dalla Chiesa diocesana de L’Aquila. Al Campo si ricorderanno, durante i momenti di preghiera delle lodi e dei vespri, le 309 vittime del devastante terremoto, che ha segnato profondamente il tessuto sociale del territorio aquilano alle prese con una non facile ricostruzione.Il campo Caritas dell’Umbria è parte dell’intervento di Caritas italiana che, subito dopo il sisma, aveva avviato un Centro di coordinamento nazionale per tutti gli aiuti della rete Caritas, agendo in costante collegamento con la delegazione regionale delle Caritas di Abruzzo e Molise, la Caritas diocesana e l’intera Chiesa aquilana. Il Centro di coordinamento Caritas ha suddiviso il territorio colpito dal sisma in 9 zone omogenee, oltre a prestare attenzione anche agli sfollati lungo la costa. Ogni zona è stata “affidata” alle 16 delegazioni regionali delle Caritas diocesane, secondo lo schema dei “gemellaggi”. È stata così valorizzata la presenza di operatori e volontari (oltre 3.000 solo nel primo anno) che si sono alternati nelle diverse zone in attività di animazione, favorendo il coinvolgimento della popolazione locale. Grazie alla solidarietà espressa da quasi 23.500 donatori italiani ed esteri (singoli, parrocchie, associazioni, diocesi, scuole…) e al contributo della Conferenza episcopale italiana, Caritas italiana ha raccolto complessivamente 35.143.685 euro. Si è potuto così rispondere ai bisogni primari della popolazione, attraverso interventi di prima emergenza; azioni di prossimità e sostegno diretto (in particolare ad anziani, persone sole, ammalati…); realizzazione di Centri di comunità (7 realizzati, 2 in corso, 10 in fase di avvio), scuole per l’infanzia e primarie (3 scuole realizzate, una in fase di avvio), e tante altre iniziaitve. In questa fase si sta rafforzando il sostegno alla Caritas diocesana de L’Aquila perché possa elaborare strategie di lungo periodo quanto più possibili stabili e ordinarie, procedendo in modo sempre più autonomo nei quattro ambiti principali dell’intervento di ricostruzione: ascolto, accoglienza, sostegno economico al reddito, animazione.