A Perugia un centro per malati di Alzheimer senza eguali in Umbria

La Residenza Fontenuovo inaugura e apre alla città un giardino sensoriale, una stanza multisensoriale e di una cosiddetta ‘stanza del treno’ o della memoria
Il giardino sensoriale della residenza di Fontenuovo
Il giardino sensoriale
della residenza di Fontenuovo

Un centro per curare i malati di Alzheimer, unico in Umbria: lo si sta realizzando a Perugia presso la residenza per anziani Fontenuovo. All’interno della struttura sono infatti in costruzione spazi appositi, frutto di studi medici ed esperienze comprovate a livello nazionale ed internazionale, dedicati ad attività terapeutiche per i malati di Alzheimer. “Si tratta – spiega Orfeo Ambrosi, presidente della struttura – di un giardino sensoriale, una stanza multisensoriale e di una cosiddetta ‘stanza del treno’ o della memoria. In Umbria è il primo caso in cui tutti e tre gli spazi coesistono in un’unica struttura. Un’importante novità per il territorio, in quanto la nostra idea è di mettere questo centro a disposizione di tutti i malati, non solo quelli ospitati a Fontenuovo”. Il giardino sensoriale – che sarà inaugurato il 22 giugno – è nato grazie a una collaborazione con la facoltà di Agraria ed è costituito da uno spazio all’aperto, dalla struttura circolare, che permette al malato di girare liberamente in sicurezza e senza pericoli. Nel giardino si trovano punti di ombra per il riposo, piante anche commestibili, e una zona dedicata all’ortoterapia. “È dimostrato – dice la dott.ssa Simonetta Cesarini, direttore sanitario del centro – che i profumi, suoni e colori di cui si compone il giardino stimolano positivamente il malato e diminuiscono la sua ansia e aggressività”. Stesso principio vale anche per la stanza sensoriale, il cui percorso si basa sull’utilizzo dei colori, ma anche di luci, musica e vibrazioni. La stanza del treno, invece, “vuole riprodurre – sottolinea la dott.ssa Cesarini – un binario ferroviario in cui, su uno schermo, vengono proiettati dei video di tragitti familiari ai pazienti. In questo modo il malato rivive quell’esperienza e i suoi ricordi vengono stimolati positivamente. Il progetto, in fase di realizzazione, sta venendo alla luce grazie anche al supporto dell’istituto superiore Capitini, per la parte relativa alla realizzazione dei video, e di Trenitalia”. Un servizio quanto mai importante, alla luce del fatto che, solo nella struttura di Fontenuovo, oltre il 50 per cento degli anziani soffrono di demenza senile. “Ben 68 su 84 ospiti – sottolinea la direttrice -. Per questo, da anni collaboriamo con Amata Umbria, l’associazione che si occupa dei malati di Alzheimer, e abbiamo maturato una certa esperienza nel settore. Vorremmo poi aprire un ‘Caffè Alzheimer’, ovvero un luogo di aggregazione dove malati, famiglie e operatori sanitari possano incontrarsi per parlare, scambiarsi domande e avere anche rassicurazioni e consigli non solo dal punto di vista medico, ma anche personale. Per non far mai sentire soli non solo i pazienti, ma anche i loro familiari”.

Il convegno

Venerdì 21, dalle 9 alle 17, presso la residenza di Fontenuovo, si terrà il convegno “Sei tu che lavori dove vivo io: le terapie non farmacologiche”, seminario rivolto agli operatori delle strutture residenziali per anziani. Dopo i saluti istituzionali, Patrizia Mecocci darà il via ai lavori parlando di “Disturbi cognitivi e disturbi comportamentali della demenza”; a seguire Antonio Guaita parlerà de “La stimolazione cognitiva”, Gianfranco Piombaroli de “L’esperienza dei Centri diurni Alzheimer di Perugia” ed Enrico Orofino de “La stimolazione psico-sensoriale”. Dopo pranzo, i lavori riprenderanno alle 14.30 con Luisa Bartorelli e il suo intervento su “L’ambiente protesico”. Sarà poi la volta di Simonetta Cesarini con “Fontenuovo: modifiche ambientali per una migliore assistenza” e Francesco Delicati con “L’approccio musicoterapico con gli anziani fragili”.

AUTORE: Laura Lana