A Piediluco il fosforo non fa bene

Il lago del Ternano è stato 'bocciato' dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale. Varie cause vietano la balneazione

La qualità delle acque dei due principali laghi umbri sono stati recentemente controllate dalla ‘Goletta dei laghi – Cigno azzurro’ di Legambiente. Risultati incoraggianti, con qualche ‘però’. Il lago Trasimeno ha ottenuto la balneabilità totale (15 su 16 spiagge, di cui una non classificata); diversa la situazione di Piediluco. I problemi, per il lago della provincia di Terni, sono soprattutto in località Braccio Ara Marina (dove sbocca il Rio Fuscello), non giudicata idonea alla balneazione dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa): ci sono 5 parametri superiori al limite ed è presente il batterio dell’Escherichia coli; e a La Spiaggetta: un solo parametro fuori norma, ma anche in questo caso è presente l’Escherichia coli che nell’uomo può dare diarrea emorragica, dolori addominali intensi, nausea e vomito. Nel lago di Piediluco si immettono il Nera e il Velino, e… ‘L’immissione delle acque del medio Nera deviato a Triponzo’ (il canale artificiale di 42 km, quasi tutti in galleria, realizzato da Mussolini tra 1929 e il 1931, porta oggi 15 metri cubi di acqua al secondo, ndr) – afferma il direttore dell’Arpa di Terni, Adriano Rossi – provoca soprattutto l’ingresso di fosforo e azoto nelle acque del lago, la cui presenza è direttamente collegabile ai molti allevamenti ittici della Valnerina, in particolar modo di trote. Il Velino raccoglie tutti gli scarichi civili del Reatino e, nonostante il miglioramento della rete fognaria e dei depuratori laziali voluta dal ministro per l’Ambiente del primo governo Prodi, Edo Ronchi, che vi investì svariati miliardi di lire, ci sono ancora diversi problemi da risolvere. Quindi, nel lago umbro arriva altro fosforo. Però va anche detto – aggiunge Rossi – che, complessivamente, la situazione del lago di Piediluco è migliorata negli ultimi anni, visto che una parziale balneabilità è stata riconosciuta quest’anno dopo ben diciotto anni di divieti’. Il fosforo e le algheUn fatto da evidenziare, come spiega lo stesso direttore dell’Arpa ternana, è che l’Unione europea ha introdotto una nuova normativa per misurare la qualità delle acque. Altrimenti detto, anche grazie al cambio delle regole del gioco, Piediluco ha ricevuto la sua parziale patente di balneabilità. Ma i problemi restano. Il fosforo fa da fertilizzante alle alghe del lago, ‘concimate’ sia dalla Valnerina, sia dalla vallata reatina. ‘Ciò crea una fioritura algale abnorme – continua Rossi – con conseguente colorazione rossastra delle acque e scarsa trasparenza. Nel lago c’è poco ossigeno, specie nel periodo estivo: questa situazione non facilita l’abbattimento dell’Escherichia coli’. Nel frattempo l’Ambito territoriale ottimale (Ato) di Terni sta preparandosi con il Servizio idrico integrato (è il ‘gestore’ degli acquedotti) a condurre indagini, anche nelle case, per controllare se esistano degli scarichi civili abusivi nel lago. Infatti l’Arpa regionale non esclude che alcune abitazioni private, bar e ristoranti che si affacciano sulle sponde possano scaricare illegalmente nel lago, tramite canali e fossetti. ‘Per prima cosa – dichiara l’ingegner Roberto Spinsanti dell’Ato di Terni – controlleremo che la rete fognaria di Piediluco sia perfettamente impermeabile e che non ci siano guasti e perdite: tutte le acque devono finire nel depuratore, che si trova nei pressi del campo sportivo. Poi, una volta accertato ciò – conclude – ci coordineremo con la Provincia per organizzare le ispezioni necessarie alla individuazione degli scarichi abusivi’.

AUTORE: Paolo Giovannelli