Adottiamo a distanza i bambini del Kosovo

Proposta della Caritas diocesana

Adozioni a distanza di bambini del Kosovo: è questa la sollecitazione che arriva dalla Caritas diocesana al termine del terzo incontro dell’itinerario di formazione per animatori delle Caritas parrocchiali svoltosi presso la “Casa Beniamino Ubaldi”, con un taglio formativo – programmatico, dopo quelli tenutisi presso il Convento di San Girolamo (a carattere spirituale) e la casa della delegazione Caritas dell’Umbria (a carattere esperienziale).

È stato introdotto da mons. Pietro Bottaccioli, vescovo della diocesi di sant’Ubaldo e come tale presidente anche della Caritas che ha svolto una riflessione sui temi dell’osservare, ascoltare e discernere riprendendo ed approfondendo gli argomenti del Convegno nazionale delle Caritas diocesane svoltosi ad Acireale nel giugno 2001.

L’incontro è poi proseguito con le riflessioni del direttore della Caritas diocesana don Benito Cattaneo che ha sottolineato l’importanza ed il ruolo dei “centri di ascolto” ed ha rimarcato come il periodo dell’Avvento sia un tempo privilegiato per esercitare con forza la funzione pedagogica propria di ogni Caritas parrocchiale. E’ seguita una partecipata ed approfondita discussione sulle impressioni e le considerazioni relative al cammino di formazione proposto per l’anno pastorale in corso. Al termine la proposta di stimolare il progetto delle “adozioni a distanza” di bambini del Kosovo dove i bisogni sono ancora enormi. Per ogni informazione ci si può rivolgere alla Caritas diocesana dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 12.

AUTORE: Giampiero Bedini