Agesci Umbria: l’impegno educativo

Confronto sui problemi e le possibili soluzioni al disagio giovanile e alle nuove povertà

Agesci: acronimo di Associazione guide e scout cattolici italiani, attiva anche in Umbria con 24 gruppi ed oltre 2.000 iscritti, dagli 8 anni d’età. Una realtà in progressiva espansione, quella dello scoutismo: presente in 216 Paesi, con oltre 38 milioni di aderenti, rappresenta il movimento più numeroso al mondo e con la maggiore diffusione territoriale. Esso persegue l’educazione integrale della persona, attraverso un metodo attivo caratterizzato dall’imparare facendo; dall’attività all’aria aperta e dallo sviluppo dell’abilità manuale; dalla dimensione comunitaria e dall’impegno del servizio, in un orizzonte di fratellanza internazionale. Particolarmente attenta alla tematica dell’accoglienza risulta essere la realtà scoutistica presente nella nostra regione, laddove ai gruppi giovanili si affiancano quattro comunità del Movimento adulti scout cattolici italiani (Masci). Recentemente Perugia ha ospitato la presentazione del libro Disagio e nuove povertà. Le risorse educative dello scoutismo (edizioni Fiordaliso) che raccoglie gli atti del convegno “Fuori registro” promosso dall’Agesci, nel corso del quale studiosi, educatori, capi e assistenti ecclesiastici scout, tutti impegnati in prima persona in realtà giovanili a rischio, hanno aperto un tavolo di discussione e di confronto sui metodi migliori per vivere queste problematiche e per trovare, insieme agli adulti e ragazzi coinvolti, delle soluzioni efficaci da mettere in atto “in frontiera”. L’impegno profuso dall’Agesci umbro nei confronti dell’accoglienza è pure espresso dalle energie impiegate per ospitare associati di altre regioni e Paesi che, in gran numero, ogni anno muovono verso la terra di Francesco e di Chiara, di Benedetto e di Rita. Ad oggi, sono tre le basi scout presenti nel territorio regionale: la base “Santa Chiara”, situata presso l’area verde del Villaggio XXV Aprile di Bastia Umbra, in grado di ospitare soltanto tende; la base “Gualdo Tadino” il cui immobile principale è rappresentato dall’ex Colonia elioterapica ristrutturata nel 1990, circondata da vasti prati e pinete; la base “Piccole terre” a Mascionchie di Nocera Umbra, con quaranta posti letto suddivisi in tre casette di legno, destinata a divenire un centro operativo per il settore Emergenza e protezione civile dell’associazione stessa. Molteplici, poi, le espressioni di accoglienza vissute sia all’interno dei Gruppi, in cui la diversità (fisica, culturale e sociale) è vissuta come ricchezza e non come limite, sia nelle realtà territoriali e parrocchiali laddove il servizio all’altro – a cominciare dai più prossimi – si fa vicinanza e compartecipazione, nel dono di sé ben prima che nell’erogazione di un servizio. Né insensibile alla sofferenza dei terremotati del vicino Abruzzo poteva essere l’Agesci umbro, i cui capi e ragazzi – reduci anch’essi dall’esperienza del sisma che ha colpito la nostra terra nel 1997 – hanno prontamente risposto all’emergenza, portando un ancor più veritiero messaggio di speranza e di possibilità di ripresa. Tuttora prosegue peraltro la collaborazione con le tendopoli in cui opera la Caritas regionale.

AUTORE: Elena Lovascio