Al di là dell’ovvio, il mondo

DON ANGELO fanucciQuando Dio parla di se stesso, ipso facto parla anche del mondo, della sua vera anima, del percorso che gli uomini che ci vivono devono seguire per incrementare in sé quanto di positivo vi ha deposto Lui che li ha creati e quanto di negativo tenta ogni momento di risucchiare quel nulla da cui sono stati creati.
Il mondo è buono, ma anche a rischio di veder scomparire quella sua bontà. È il nulla quello che lo mette in pericolo, l’assenza, il non-essere. Per l’Aquinate, che poi sarebbe san Tommaso d’Aquino, il male è solo absentia boni debiti, l’assenza di una qualità prevista dal Creatore; la mancanza di un qualcosa che doveva esserci e non c’è. È male che una mucca nasca senza la coda, non è male che a nascere senza la coda sia un uomo; si può fare eccezione per qualche politico di lungo corso: un paio di robuste code, sul suo retro, in basso, oh! sì che darebbero il tocco finale alla sua personalità unica.
Bah! La vera anima del mondo buono è scritta nel suo Dna, in quel suo nucleo intimo, dove inabitano, in nuce, l’unum, il verum e il bonum, cioè l’unità, la verità e la bontà: e quando tutt’e tre le componenti del nucleo sono presenti esplode il pulchrum, la bellezza potenzialmente infinita. Una deflagrazione che, in tutta la sua potenza, si verificherà solo alla fine dei tempi, roba da far impallidire le bombette all’idrogeno che oggi anguattano sotto il mattone certi presuntuosi Signori della Guerra.
Una deflagrazione. Per oggi dobbiamo accontentarci di modesti sbuffi da solfatara.
Per tutto questo il mondo, come grande famiglia di animali bipedi che camminano sulla crosta terrestre d’un minuscolo pianeta chiamato Terra, è buono, va amato.
Ma – ahimé! – nei Vangeli il mondo ha anche un altro significato: “mondo” come complesso di disvalori, opposti a quei valori che l’Uomo di Nazaret ha vissuto e predicato. In questo senso il mondo non è affatto buono, ma esecrabile e da combattere.
L’ho fatta lunga? Sì, ma avevo una cosa iportante da dire ai miei 17 lettori: il mondo è buono. Il mondo inteso come la grande famiglia che abbraccia tutti gli uomnini è buono, e su di esso veglia un Padre che li ama tutti. Tutti.
Ovvio? Mica tanto, visto che a lungo noi cristiani abbiamo confuso il mondo/mentalità anti-Cristo con il mondo come insieme di tutti gli uomini. Confusionari come da sempre siamo stati, abbiamo demonizzato il mondo degli uomini.
“Noi”. Devo fare dei nomi? Sento già che, da sotto il tavolo, la punta della scarpa del Direttore sta muovendo veloce contro i miei stinchi.

AUTORE: Don Angelo M. Fanucci

1 COMMENT

  1. I quattro lettori, se non erro il numero, di manzoniana memoria, ormai sono troppi anni che li ho studiati al ginnasio, i suoi saremo senz’altro molti di più di diciassette apprezziamo il significato del suo articolo che se riletto e meditato dice molto di più e bene delle sue intenzioni di estensore:
    mi è piaciuto il tocco “satanico” riferito a gran parte dei nostri politicanti; la citazione di Tommaso D’Aquino è importante; l’inicipit sembrava orientato al pessimismo ma l’amore di Dio e la Sua Misericordia, come spesso dice papa Francesco sono la vera essenza della Grandezza del Creatore; anche questo mondo “esecrabile”, fatto certo di uomini, va amato con la speranza che domani sia migliore.

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