Alle fonti della fede

Pastorale giovanile. Veglia dei Santi a Pieve de' Saddi, scoprendo i primi testimoni della fede in Alta Valle Tevere

Sono stati circa un centinaio i giovani della diocesi che hanno riempito la chiesa di Pieve de’ Saddi la sera del 31 ottobre, in occasione della ‘Veglia dei Santi’ organizzata dalla Pastorale giovanile. Era da più di otto anni che i nostri ragazzi non tornavano in questo luogo, precisamente dal 15 gennaio del 2000, quando la Pastorale giovanile vi aveva celebrato il primo evento giubilare della diocesi tifernate. Come allora, anche oggi l’intento è stato il medesimo: andare alle origini della nostra fede, riscoprendo questo luogo sperduto e non di rado dimenticato. Luogo che, è proprio il caso di dirlo, meriterebbe una maggiore attenzione dal punto di vista spirituale e artistico. Nonostante siano stati fatti dei passi in avanti con la celebrazione della messa domenicale nei mesi estivi e con l’esecuzione di lavori di restauro che hanno interessato anche l’annessa torre quadrata e la casa canonica, questa importante chiesa resta troppo spesso chiusa al culto dei fedeli (sono numerosi quelli che provengono da tutte le parti d’Italia e dall’estero percorrendo l’itinerario francescano La Verna – Assisi) mentre l’interno, dove sono conservati notevoli affreschi rinascimentali, versa ancora in uno stato di semi-abbandono. La serata si è svolta in maniera molto semplice, con letture del Vangelo intervallate da canti e riflessioni. All’inizio don Andrea Czortek ha spiegato ai giovani l’importanza del luogo per la diffusione della fede cristiana nell’Alta Valle del Tevere. È qui, infatti, che fu sepolto Crescenziano, soldato romano espulso dall’esercito per la sua fede cristiana e, in seguito, giustiziato dalle autorità romane di Tifernum Tiberinum durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano (303-304 d.C.). È a Crescenziano e ai suoi compagni di martirio (che la tradizione ricorda coi nomi di Esuperanzio, Griciniano, Viriano, Èrfito, Giustino, Faustino) che si deve l’evangelizzazione della nostra valle. Sempre a Pieve de’ Saddi, il 13 novembre dell’anno 599 o 600, morì durante una visita il vescovo Florido, patrono della città e della diocesi. Don Andrea ha poi invitato i ragazzi ad osservare, nella navata sinistra, il bassorilievo del XIII secolo raffigurante san Crescenziano a cavallo che trafigge un drago: con questa simbologia, durante l’età medievale, fu rappresentata la sconfitta del paganesimo. Il vescovo Domenico Cancian, in due densi interventi, ha invitato i giovani a riflettere e ad imparare dall’esempio dei santi martiri, ‘coloro che considerarono la fede più della loro stessa vita’; il Vescovo ha inoltre auspicato che questa serata possa diventare un appuntamento fisso nel ‘calendario’ della Pastorale giovanile. La serata si è conclusa con un momento di festa nei locali dell’attigua casa canonica.

AUTORE: Marco Montedori