Ancora poche persone sfruttano la possibilità del 5 per mille nella denuncia dei redditi

Le vie fiscali della solidarietà

La strada della solidarietà e della collaborazione passa anche attraverso quella che spesso è vissuta come ua vessazione e non come un contributo al bene comune: la denuncia dei redditi. La legislazione prevede la possibilità di indicare la destinazione di alcune quote come l’8 per mille (tra i beneficiari anche la Chiesa cattolica) e, più recentemente, il 5 per mille, con riflessi positivi sul mondo del volontariato e delle onlus. La conferma arriva dalla pubblicazione, da parte dell’Agenzia delle entrate, della ripartizione dei contributi riferiti alle denunce presentate nel 2006: all’Eugubino sono stati destinati 14.261,96 euro. Poteva andare meglio. Rispetto ad altri centri, anche più piccoli ma più solleciti, le firme sono state abbastanza contenute, pure in presenza di una nutrita platea di possibili beneficiari. Ne ricordiamo alcuni: associazione Diabetici eugubini, ass. Pro Camporeggiano, Centro socio culturale anziani, Ass. eugubina di volontariato, Ass. eugubina lotta contro il cancro, ass. Maggio eugubino, diverse associazioni sportive, Centro della gioventù ‘B. Ubaldi’, numerose cooperative (Civitas, Comunità di Capodarco, il Gabbiano, il Sicomoro, La Saonda, Corinzi 13, Crisalide, il Girasole ecc.), ass. El.Ba ‘Elisabetta Barbetti’, Fondazione Baldassini (che fiancheggia la Comunità di San Girolamo nel recupero della nuova sede presso l’ex monastero della Trinità), Fornacette società coop. sociale, Comunità di San Girolamo, associazione Ceas, Avis Gubbio ecc. I 14 mila euro sono stato così ripartiti (tra parentesi il numero delle sottoscrizioni): Fondazione Baldassini euro 1074,50 (28), La Crisalide 65.37 (5), El.Ba 2667,49 (101), Fornacette 8,09 (1), coop. La Saonda 53,48 (4), coop. San Girolamo 210,88 (7), Il Girasole 51,96 (2), Ass. diabetici eugubini 3.571,50 (204), Avis 1643,64 (106), Ass. volontariato eugubino 668,91 (20), ass. Maggio eugubino 4.099,92 (168). Somme suscettibili di integrazione con l’ulteriore ripartizione dei resti. Per molti enti potrebbe rappresentare una buona boccata di ossigeno, sempre che la solidarietà e la sensibilità dei contribuenti si ricordi l’importanza di una firma.

AUTORE: Giampiero Bedini