Anziani, non invecchiate!

SALUTE. Intervento della dott.ssa Manfroni della Muzi-Betti alla Settimana del benessere psicologico

Nell’ambito della “Settimana del benessere psicologico in Umbria”, il 26 novembre è stato tenuto nella sala dei Gruppi consiliari un seminario sul tema “Gli anziani: problematiche assistenziali e relazionali”. Ha illustrato queste ultime la dott.ssa Roberta Manfroni, psicologa, che presta attualmente la sua opera alla “Muzi Betti”. Definendo la vita come la traiettoria di un proiettile che, giunto a un certo punto, comincia a discendere, la relatrice ha osservato i cambiamenti che iniziano nella persona a 65 anni, sul piano biologico come su quello psicologico. Biologicamente vi è un declino passivo, dovuto alla morte cellulare. Psicologicamente vi è un allontanamento dalla vita attiva che pone in un ambiente di emarginazione. Anche dal punto di vista cognitivo vi è un invecchiamento: gli anziani apprendono di meno poiché non sono più motivati ad apprendere, tendono a utilizzare le vecchie capacità in confronto a quelle che potrebbero in realtà utilizzare; e vi è in loro una diminuzione della memoria sulla quale influiscono anche stati di ansia e depressione, dovuta quest’ultima a molteplici cause tra cui può esservi l’insorgenza di una malattia. Se si considera poi il mondo affettivo, la persona fragile che decade diventa spesso egocentrica. Focalizzando la situazione in cui si trova l’anziano c’è da ricordare anche che nell’attuale struttura della famiglia viene sentito spesso come fonte di preoccupazione e non vi è interesse per lui nella società che lo circonda. Dal quadro tracciato risulta quindi evidente che avvicinarsi all’anziano significa innanzi tutto stabilire una comunicazione con lui e comprendere di che cosa abbia bisogno. Si evidenzia poi l’importanza di fornire una terapia occupazionale che porti la persona anziana a un’acquisizione di autostima e, non meno, all’inserimento all’interno di un gruppo. In questo modo può recuperare abilità che non sapeva più di possedere ed evitare l’isolamento; da una relazione interpersonale verrà anche un calo di tensione e ansia e la possibilità di usare meglio le proprie risorse. La relatrice ha tracciato un percorso di inserimento che comporta la riabilitazione affettiva, la sensibilizzazione delle famiglie e un percorso di formazione permanente per chi opera in questo settore. Ha poi elencato i servizi oggi a disposizione degli anziani: dall’assistenza domiciliare a strutture quali le residenze socio assistenziali, le comunità alloggio, le strutture semiresidenziali, le case albergo e le case protette. Avvicinarsi all’anziano, ha concluso la dott.ssa Manfroni dopo il dettagliato esame delle varie problematiche, è come entrare in un Paese straniero, del quale è bene avere conoscenza.

AUTORE: Eleonora Rose