Assisi accoglie con gioia i vescovi italiani in assemblea

Dal 17 al 20 novembre, si terrà la 52a Assemblea generale straordinaria della Cei

La città di Assisi si prepara ad accogliere la 52a assemblea generale straordinaria dell’Episcopato italiano che si svolgerà dal 17 al 20 novembre presso la Domus Pacis. ‘Con grande gioia la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino – ha detto il Vescovo mons. Sergio Goretti – accoglierà questo evento, rallegrandosi perché i vescovi hanno scelto come sede Assisi. La Giunta comunale intende coniare delle medaglie commemorative da donare a ogni vescovo; anche la nostra diocesi farà un dono ai partecipanti, un bellissimo volume artistico su santa Chiara. E’ la seconda volta che la nostra città accoglie questa assemblea, la prima in onore di san Francesco nel 1982, ora per il 750’anniversario della morte di santa Chiara. La scelta di Assisi è stata fatta per offrire un tributo ad una donna eccezionale come santa Chiara, simbolo dell’amore gratuito: il suo è esempio da imitare in un’epoca chiusa nel proprio individualismo’. l fulcro dell’assemblea sarà la parrocchia con tutte le sue tematiche sociali e culturali: ‘Per ciò che ci riguarda – ha proseguito il Vescovo diocesano – il tema della parrocchia, è stato già ampiamente affrontato nell’assemblea diocesana di Bagni di Nocera Umbra, da cui sono emerse realtà quali: la spinta missionaria da imprimere alla parrocchia, l’Eucaristia come centro propulsore della spiritualità, la Parola da trasmettere con passione, la trama di relazioni fraterne e di corresponsabilità pastorali, come segni tangibili che parlino alle persone di una fede da alimentare che si rivela ed è pronta a contrastare una cultura leggera che si uniforma al nulla’. Alla domanda su quali ripercussioni avrà l’assemblea sulla nostra diocesi, mons. Goretti risponde: ‘Non credo si possa parlare di una ripercussione specifica; esamineremo il documento e le sue conclusioni cercando di applicarle alla nostra situazione; ma al di là di questo, trovo che tutto oggi si va uniformando; una volta si poteva parlare di città, campagna e montagna, oggi i mass media hanno reso tutto più omogeneo. La gente è massificata, purtroppo prevale una cultura egoistica basata sull’interesse personale e ciò non è vera libertà: libertà è scelta consapevole e coscienziosa. In generale, quindi, la nostra diocesi dovrà affrontare lo stesso problema di tutte le diocesi d’Italia, quello della spiritualità’. Il Vescovo tiene comunque a sottolineare un fatto estremamente positivo per la diocesi di cui è il portavoce: ‘La scelta di Assisi ancora una volta, deve essere vissuta come un segno, che oltre a riempirci di gioia deve anche renderci più responsabili: Assisi non è un prodotto da vendere, ma soprattutto da vivere’.

AUTORE: Silvia Buzi