Battaglie pseudo-religiose in Usa

Se qualcuno proponesse di escludere dall’assistenza sociale e sanitaria le ragazze madri (e i loro bambini) “perché altrimenti si incoraggia il peccato”, sareste d’accordo? E se proponesse di abolire (per tutti) il servizio sanitario pubblico e gratuito “perché non vogliamo che si facciano aborti a spese dello Stato”, sareste d’accordo? E se sostenesse la pena di morte “perché è nella Bibbia”, e la libertà di commercio delle armi “perché è un diritto naturale dell’uomo”, sareste d’accordo? Questi sono alcuni dei temi di base del programma e della propaganda politica dei repubblicani in America, e sono quelli che guadagnano a Romney l’appoggio entusiastico dei gruppi religiosi integralisti nella campagna per le prossime elezioni presidenziali. Compresa buona parte della Chiesa cattolica. Sia chiaro che non sto qui a dire che Obama e chi lo sostiene siano invece cristiani esemplari; e non voglio fare confronti fra chi è meglio e chi è peggio. Voglio solo dire che trovo sconcertante che là invochino motivazioni religiose e addirittura teologiche per contrastare quelle riforme sociali che nella vecchia Europa abbiamo adottato da decenni in nome di quella “solidarietà” che è un concetto essenzialmente cristiano (e non certo marxista) anche quando è declinato laicamente; riforme che consideriamo una conquista e dalle quali è sorto quello “Stato sociale” che oggi, con apprensione, vediamo in pericolo. E poi: ve bene opporsi a tutto campo all’aborto, ma rendere difficile la vita (anche economicamente) alle ragazze madri, e più in generale alle famiglie povere (incluse quelle legittime), non sarà piuttosto un grosso incentivo all’aborto? È invece un dato di fatto che il servizio sanitario pubblico trova in America la feroce opposizione di colossali interessi economici che non badano a spese per fare propaganda contro, anche agitando bandiere pseudo-religiose. È giusto che il credente orienti le sue scelte politiche alla luce di una visione cristiana della vita, ma deve sapere che da nessuna parte trova la perfezione.

AUTORE: Pier Giorgio Lignani