Caso Lumsa verso la soluzione

Il Cda dell’Università romana è disponibile ad acquistare la sede dell’ex Seminario di Gubbio

La Lumsa si è dichiarata disponibilie all’acquisto degli spazi dell’ex Seminario di piazza Bosone, necessari per dare efficienza e funzionalità alla propria sede eugubina e ai suoi progetti. Dopo mesi di sollecitazioni, confronti, polemiche, si stanno aprendo prospettive concrete per sancire in maniera definitiva il matrimonio tra Gubbio e la Libera università Maria Santissima Assunta. La svolta si è avuta dopo l’incontro tenutosi a Roma tra il rettore prof. Giuseppe Dalla Torre, il sindaco Diego Guerrini e l’assessore Raffaello Di Benedetto.

In tale circostanza era stata illustrata la proposta con la quale il Consiglio comunale aveva ridefinito le destinazione del monumentale edificio tentando di conciliare le esigenze della civica Amministrazione con le necessità della prestigiosa istituzione. In sintesi il documento metteva a disposizione dell’Università tra primo, secondo, terzo e quarto piano 1176,88 metri quadrati, oltre al chiostro interno per altri 360 metri quadrati.

Un’offerta inferiore rispetto alle intese intercorse, con l’impegno però di periodiche verifiche per monitorare gli effettivi bisogni e gli opportuni correttivi. Nello stesso tempo venivano ritagliati gli spazi per consentire la permanenza delle scuole elementare e dell’infanzia – traslocate a suo tempo dall’inagibile Santa Illuminata -, oltre che, nel terzo e quarto piano, gli uffici tecnici comunali, considerata la sempre più marcata inagibilità dell’ex palazzo delle Orfanelle, dove al momento sono organizzati.

Nel corso dell’incontro era stata formulata anche la disponibilità alla cessione, prospettiva che il prof. Dalla Torre aveva valutato positivamente, riservandosi di coinvolgere la competenza del Consiglio di amministrazione che, nella sua ultima riunione, ha deciso di esprimersi in maniera positiva, dando il via, praticamente, alla trattativa.

Un “sì” che apre sbocchi interessanti: metterebbe le premesse per radicare sul territorio una istituzione qualificata come la Lumsa, con i suoi risvolti di natura culturale, promozionale ed economica. Consentirebbe al Comune di acquisire risorse da reinvestire nella qualificazione del centro storico (si pensi alle pavimentazioni dei vicoli e delle arterie principali), compreso il vecchio ospedale di piazza 40 Martiri. Un sospiro di sollievio per tutti, Curia compresa, che attraverso il vescovo Ceccobelli e l’emerito Bottaccioli non aveva mancato di operare robuste sollecitazioni.

La Lumsa ha scelto Gubbio per realizzare un campus universitario che prevede, nella stessa sede, attività didattica e residenza per laureati provenienti dal mondo intero, con molte opportunità di alta formazione: master, scuole di perfezionamento e di dottorato, corsi di laurea, summer e winter school, scuole di tirocinio formativo attivo. L’Università – è bene ricordarlo – guarda alla nostra città con attenzione soprattutto perché ha tenuto a battesimo il movimento religioso femminile che ha individuato nella scuola un campo privilegiato di apostolato e di formazione.

AUTORE: Giampiero Bedini