Cercasi accordo

Tra Università e Regione confronto serrato sulla gestione degli ospedali di Perugia

I cittadini non possono che tremare quando sui giornali si annunciano battaglie tra grandi enti responsabili della pubblica sanità quali sono l’Azienda sanitaria e la Facoltà di medicina dell’Università. La settimana scorsa la Facoltà di Medicina e Chirurgia ha deliberato di disdire la Convenzione per la gestione degli ospedali perugini di Monteluce e il Silvestrini, convenzione sottoscritta dieci anni fa e mai rinnovata. Il che significa che dal primo novembre potrebbe cessare ogni attività del personale universitario che lavora nei due ospedali. I problemi sono evidentemente molti e riguardano la situazione generale italiana per i motivi che si conoscono relativi alla spesa e ai contributi statali. In Umbria ed a Perugia la situazione della sanità, da un punto di vista organizzativo sta affrontando un momento delicato con la realizzazione del polo unico al Silvestrini. Il trasferimento dei reparti è in mezzo al guado e ciò comporta evidenti difficoltà. Un caro amico preso da improvvisi dolori si è recato in piena notte a Monteluce credendo che fosse ancora lì il pronto soccorso ed ha perso tempo prezioso prima di arrivare al Silvestrini. Questo per dire che c’è carenza anche d’informazione. Ho visto anch’io, inoltre, malati distesi su letti nel corridoio di Chirurgia e mi rendo conto che è meglio ricoverati così che rifiutati o rimandati a chissà quale data. Le cose si devono aggiustare evidentemente in altro modo. Ma il problema serio è quello dell’aumento delle spese per il personale, i medicinali e le strumentazioni sempre più sofisticate e costose, mentre i fondi disponibili sono sempre più carenti. In questo frangente tutto serve meno che la conflittualità e le minacce dell’uno o dell’altro protagonista. Università e Regione devono dialogare e trovare un accordo. La fiducia dei cittadini sarà maggiormente fondata se potrà contare sulla efficienza determinata dal pieno accordo e dalla piena corresponsabilità degli enti e dell’intero personale, universitario e ospedaliero, che opera nella struttura. Si sta discutendo, pare, di come gestire questo settore che vede coinvolti l’Università, con le sue esigenze di didattica e di ricerca, e la Regione che ha il dovere di garantire un buon servizio e di risparmiare sui costi. I numeri, riportati in tabella, dei dipendenti dell’Azienda ospedaliera di Perugia sono indicativi di quanto sia stretto il rapporto tra i settori universitario e ospedaliero. Per gestire questa realtà complessa l’Ateneo avrebbe preferito un coinvolgimento paritario con la Regione con la creazione di un’azienda mista. La Regione preferisce mantenere l’attuale sistema della convenzione. Questo pare essere il punto nodale del confronto. Pare, dobbiamo dire, poichè non ci sono dichiarazioni ufficiali sul merito della vertenza e su un confronto che finora (mercoledì sera) si è svolto a porte chiuse.

AUTORE: Maria Rita Valli