Chiesa in cammino con Francesco

Lettere del Vescovo alle comunità francescane, cinque anni dopo il “Motu proprio” di Benedetto XVI

Porta la data 8 dicembre 2010, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, la lettera di mons. Domenico Sorrentino, indirizzata alle comunità francescane delle due basiliche papali, al clero, alle persone di vita consacrata e ai laici, scritta in occasione del primo quinquennio del motu proprio di Benedetto XVI Totius orbis. Intitolata Una Chiesa in cammino con Francesco, Riflessioni a cinque anni dal motu proprio Totius orbis, la lettera, consultabile sul sito internet della diocesi, composta da otto paragrafi, vuole rappresentare un momento di verifica e l’invito ad un ancor maggior impegno nella costruzione della comunione, vocazione specialissima della Chiesa di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Il tempo trascorso dal testo pontificio, scrive il Vescovo di Assisi, è “sufficiente per un primo bilancio, che ai miei occhi appare senz’altro positivo”. Richiamandosi alle parole di Benedetto XVI e al suo invito di una “pastorale di alto profilo”, in una città che è sotto i riflettori del mondo e l’attenzione particolare della Chiesa universale, il prelato rileva il positivo del cammino realizzato in sintonia con le due basiliche papali. Così come la pronta e sollecita obbedienza alle disposizioni papali da parte delle due comunità francescane. Mette in evidenza, quindi, la portata carismatica del motu proprio, e dell’appello al dono vicendevole che genera ricchezza spirituale: “Il carattere ‘pontificio’ delle basiliche, lungi dal renderle estranee al tessuto diocesano, si compone in modo del tutto naturale con il loro inserimento nella vita pastorale della nostra Chiesa. In nulla viene diminuito il loro compito ‘universale’. Attraverso di esse è la nostra Chiesa locale che si proietta oltre i suoi confini”. Non si tratta quindi di semplici disposizioni pratiche, tese a risolvere problemi per cui basta il buon senso, ma del “farci carico seriamente della ‘grazia’ di essere la Chiesa che ha dato i natali a Francesco ed è stata l’orizzonte concreto e originario del suo cammino di santità”. La sinergia che scaturisce dalla comprensione del rapporto profondo tra Francesco e la sua Chiesa, nella sua genuina e originaria intuizione, si esprime oggi, alla luce del testo di Benedetto XVI, nella relazione tra la fedeltà dei discepoli del Poverello al carisma degli inizi e l’accoglienza – attenta, affettuosa e riconoscente – del cammino di santità del medesimo da parte della chiesa di Assisi. Così il Fratello di tutti, con la sua pianticella Chiara, continua ad additarci le vette della comunione. Unica ricchezza dell’unica Chiesa di Cristo.

AUTORE: Padre Giovanni Raia