Commercio equo e ambientale

La Giornata del commercio alternativo sarà centrata sull'ecologia

Sarà dedicata all’ambiente, la Giornata del commercio equo e solidale che si celebrerà in tutto il mondo il 10 maggio. Anche le organizzazioni equo-solidali umbre si stanno mobilitando per portare alla conoscenza del più vasto pubblico i prodotti ‘alternativi’ che, oltre a rispettare i diritti dei popoli dei Paesi in via di sviluppo, rispettano anche la Natura. Così, presso i negozi Monimbò di Perugia e Terni verrà offerto in degustazione cacao coltivato con tecniche ‘bio’, si presenteranno detersivi a basso impatto ambientale, eccetera. In Umbria il mondo dell’equo-solidale è in costante crescita. Come sottolinea Michele Stella di Monimbò, attualmente nella nostra regione i punti vendita sono 8, con sedi a Perugia, Marsciano, Città di Castello, Orvieto, Assisi, Terni, Gubbio, Umbertide. Di fatto, negli ultimi cinque anni la presenza delle rivendite ‘alternative’ è raddoppiato. In questo momento il fatturato annuo complessivo si aggira intorno agli 800 mila euro, con circa un migliaio di soci; le organizzazioni equo-solidali sono infatti tutte no-profit, e hanno la forma giuridica di associazioni o copperative; gran parte del personale è volontario, ma con qualche impiegato assunto. ‘In quest’ultimo periodo inoltre – aggiunge Michele Stella – sono state coinvolte in iniziative educative 120 classi, delle scuole medie e superiori’. E non finisce qui: ‘È stata da poco approvata in Regione la legge sul nostro tipo di attività. Perciò, dal 13 al 15 giugno, verrà celebrata in Umbria la prima Giornata regionale del commercio equo-solidale’. A livello nazionale, l’appello per ‘un futuro più equo e più amico dell’ambiente’ è stato lanciato dall’Agices (oltre 100 organizzazioni, con 250 punti vendita). ‘Le comunità più povere e marginalizzate di tutto il mondo ‘ ricorda l’Agices -, dalle quali proviene la maggioranza dei produttori equo-solidali, hanno l’impronta ecologica più leggera sul pianeta perché consumano meno di tutti’. Ma sono quelle che ‘subiscono più duramente gli impatti diretti della crisi ambientale e del riscaldamento atmosferico’: si pensi alle alluvioni del 2007, che hanno colpito più di 250 milioni di persone in Asia meridionale, Africa, Messico. I prodotti equo-solidali viceversa stanno cercando di diventare sempre più ‘sostenibili’: le confezioni sono ridotte al minimo, gli imballi provengono da materia prima riciclata, molti prodotti sfusi – sia alimentari che detersivi – vengono venduti ‘alla spina’.

AUTORE: Dario Rivarossa