Comune e diocesi di Gubbio uniscono le forze contro la povertà

Luca-Uccellani,-Diego-Guerrini,-Mons.-Ceccobelli,-Fabrizio-PalazzariIl sindaco Diego Guerrini e il vescovo mons. Mario Ceccobelli hanno firmato il protocollo d’intesa in favore delle attività di assistenza, supporto, integrazione gestite e realizzate dalla Caritas diocesana, diretta da Luca Uccellani, presente nella consiliare di palazzo pretorio insieme al vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Fabrizio Palazzari, a Giuseppe Carbone della Caritas, oltre ad alcune assistenti sociali, definite da Ceccobelli “risorsa ed anello di congiunzione tra Caritas, Comune e cittadini”.
Sono loro infatti che si occupano ogni giorno di rispondere, secondo il principio di sussidiarietà, alle richieste di solidarietà e sostegno che arrivano dalle famiglie dell’Eugubino (italiane e straniere) finite in maniera sempre più numerosa nella crescente e preoccupante sacca di povertà. Gli aiuti vengono sollecitati soprattutto per il pagamento delle bollette di luce e gas, dell’affitto, delle spese sanitarie e scolastiche. L’accordo avrà durata annuale, con possibilità di rinnovo.
Il Comune può così concretamente impegnare le risorse necessarie ad attivare politiche sociali in rapida risposta alle esigenze dei cittadini e a sostenere le attività di Caritas (impegnate nell’Ufficio della cittadinanza, al Centro di ascolto, nella comunicazione e monitoraggio del territorio, nell’integrazione degli stranieri, nel sostegno a famiglie in povertà, nell’orientamento al lavoro, nel supporto tra cittadini, istituzioni e comunità) per un contributo economico erogato di importo pari a 5.000 euro, riferito alle anticipazioni, ma che avrà un importo totale annuo di 18.000 euro per garantire interventi di contrasto all’esclusione sociale, “con particolare riferimento al sostegno alle famiglie ed alle persone in povertà estrema, a rischio di povertà o vulnerabili” si legge nel documento.
Così si pone il sigillo su una collaborazione, tra diocesi e Comune, attraverso Caritas, già varata da tempo, ma continua anche il sostegno garantito attraverso il Fondo di solidarietà, ormai attivo da tre anni circa. Il presule ha rivolto un augurio a tutte le famiglie e persone in difficoltà di tornare presto ad essere autonome e di ritrovare la propria dignità che mai deve venire meno all’essere umano, concludendo con un sentito appello alle istituzioni affinché si muovano secondo coscienza.
“Occorre unire le forze, perché la solidarietà umana va al di là dei partiti e delle etichette religiose” hanno concluso Guerrini e mons. Ceccobelli.

AUTORE: Benedetta Pierotti