Confronto aperto su alcol e droga

I temi sul tavolo all’ultima riunione della Commissione d’inchiesta del Consiglio regionale sulle tossico- dipendenze

Mentre a Perugia ed in Umbria si discute tanto di sicurezza dopo le risse tra spacciatori e gli ultimi morti per overdose, è tornata a riunirsi la Commissione d’inchiesta del Consiglio regionale sulle tossicodipendenze. Sono state decise una serie di audizioni con i rappresentanti delle forze di polizia, Asl, Sert, medici di famiglia, Ufficio scolastico regionale, associazioni di volontariato, Forum delle famiglie, comunità di recupero, direttori delle strutture carcerarie umbre e personale di sorveglianza, Tribunale dei minori, assistenti sociali e servizi sociali per i minorenni.

In calendario anche due proposte di legge: quella che istituisce una Giornata per la lotta alla droga, presentata l’anno scorso dalla vice presidente della commissione Maria Rosi (Pdl); e quella presentata recentemente dal consigliere Andrea Smacchi (Pd) per la prevenzione del consumo giovanile di bevande alcoliche e di sostanze stupefacenti e psicotrope. Proposta, quest’ultima, che prevede anche che, se una persona viene trasportata in ambulanza all’ospedale perché in stato di ebbrezza o per aver usato droghe, deve partecipare alla spesa sostenuta dal Servizio sanitario per il trasporto. Una misura che avrebbe già un precedente in Italia, in provincia di Bolzano.

Smacchi nel motivare la sua proposta ricorda che, secondo i dati Istat, in Umbria ci sono circa 110 mila persone di tutte le età (il 13,6 per cento della popolazione) che tengono “un comportamento a rischio” per avere assunto alcol e droga. Una situazione che ha portato ad “una forte escalation della violenza e dei delitti, come confermano i recenti avvenimenti di Perugia. La mia proposta di legge – continua Smacchi – vuole tutelare il diritto degli adolescenti ad una vita familiare e sociale protetta dalle conseguenze legate al consumo di bevande alcoliche e all’uso di droghe, mediante lo sviluppo di specifiche azioni intersettoriali finalizzate a coinvolgere i giovani, soprattutto in età scolare, le famiglie e le associazioni di categoria operanti nelle politiche di prevenzione”.

La proposta di legge del consigliere Pd prevede, oltre al divieto di somministrare bevande alcoliche ai minori di 18 anni (già sancito dalle leggi esistenti), anche il divieto di fare pubblicità ai prodotti alcolici in luoghi frequentati dai minori. Per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative fino a 6.000 euro. Smacchi spiega che “tra gli intenti della legge c’è l’adozione della ‘tolleranza zero’ nei riguardi di chi abusa di alcol e droga, cagiona sinistri o danni a terzi, con conseguenti elevatissimi costi sociali ricadenti sull’intera collettività”.

Il provvedimento dovrebbe, secondo Smacchi, offrire alla polizia amministrativa locale “uno strumento normativo in grado di potenziare e rendere veramente efficace ed incisivo il controllo del territorio, in un’ottica di responsabilizzazione collettiva, che richiede l’impegno di istituzioni, pubblici esercizi, comunità e singoli cittadini”.

Questa “non è la proposta del Pd” ha commentato Renato Locchi, capogruppo del partito in Consiglio regionale. “Il Pd – ha detto – è impegnato nel contrastare l’abuso di alcol e l’uso di droga, ed è convinto che bisogna promuovere la cultura della prevenzione, coinvolgendo scuole e famiglie, e stili di vita corretti. Il nostro partito – ha aggiunto – è poi impegnato nella riforma del Sistema sanitario, che deve mantenere il suo carattere universalistico. Per noi è un punto irrinunciabile: se una persona si sente male, non è che la lasciamo lì perché magari non ha i soldi per pagare l’ambulanza”.

Alcuni dati

In Umbria nel 2011 la centrale operativa del 118 è intervenuta per 178 casi di overdose, in gran parte a Perugia, che per fortuna non hanno avuto conseguenze mortali. In pratica, un intervento ogni due giorni. Un quarto di questi interventi era per persone provenienti da altre regioni, a conferma che il capoluogo umbro è diventato un punto di riferimento nell’Italia centrale per l’acquisto della droga. Sempre nel 2011 in Umbria ci sono state però anche 27 morti per droga, con un tasso di mortalità 5 volte superiore a quello nazionale.

Per quanto riguarda gli incidenti stradali, gli esperti calcolano che l’alcol sia la prima causa di morte per i giovani tra 15 e 29 anni. Ogni anno sono attribuibili all’alcol il 10 per cento di tutte le malattie, il 10 per cento dei tumori, il 36 per cento delle cirrosi epatiche, il 41 per cento degli omicidi, il 45 per cento degli incidenti, il 9 per cento delle invalidità e delle malattie croniche. In Europa l’alcol è la prima causa di morte fra i giovani fra i 15 e i 29 anni.

Binge-drinking

Smacchi ricorda che, soprattutto fra i ragazzini tra gli 11 e i 15 anni, si sta diffondendo la moda del binge-drinking, che consiste nell’ubriacarsi nel minore tempo possibile fino allo stordimento. Secondo le ultime statistiche Istat, è una moda che in Umbria avrebbe contagiato 46.000 persone, in gran parte giovanissime, di cui 10 mila sono ragazze. Nelle ultime settimane a Perugia ci sono stati diversi casi di adolescenti, perfino un tredicenne, che soprattutto nei fine settimana sono stati trasportati in ospedale per avere consumato troppo alcol. Alcuni erano addirittura in stato di coma etilico.

AUTORE: Enzo Ferrini