Così l’Umbria celebra il 150°

Tante le manifestazioni civili e/o religiose. C’è spazio per tutto, anche per qualche polemica

Sarà “tricolore” per sei sere, fra il 16 e il 27 marzo, la Cascata delle Marmore, verde alla sommità, bianca al centro e rossa alla base, grazie ad un sistema d’illuminazione che trasformerà una delle più eminenti bellezze naturali dell’Umbria in un suggestivo simbolo delle celebrazioni. Questa è una delle principali iniziative messe in campo dall’Umbria, promosse da Regione, Province e Comuni di Perugia e Terni, per il 150esimo dell’Unità d’Italia. Per l’occasione l’Umbria sarà presente a Roma negli spazi espositivi del “Vittoriano”, del Palazzo di Giustizia, di Valle Giulia e Castel Sant’Angelo, all’interno della mostra “Regioni e Testimonianze d’Italia”, che si terrà dal 27 marzo al 3 luglio, nel quadro delle Celebrazioni, dove ogni Regione avrà a disposizione uno “stand” in cui presentare la propria storia tra passato, presente e futuro, attraverso video, documenti, fotografie, manufatti e “memorabilia”. Testimonial sarà il giornalista, scrittore ed autore televisivo Enrico Vaime chiamato ad illustrare, in un intervento filmato, storia, caratteristiche e peculiarità della regione nello stand ad essa dedicato. A rappresentare l’arte umbra nella mostra “Arte e Regioni”, curata da Louis Godart nel salone centrale del complesso del “Vittoriano” saranno Napoleone Verga, Gerardo Dottori, Leoncillo Leonardi, Alberto Burri ed Aldo Capitini. Ogni regione esporrà quattro opere d’arte per offrire un saggio della produzione artistica dell’Italia dal 1861 ad oggi. Anche le Ferrovie dello Stato hanno reso omaggio all’evento. Infatti giovedì 17 marzo, alle 12, all’unisono in 150 stazioni italiane, l’inno nazionale ha onorato il tricolore. In Umbria sono state 6 le stazioni ferroviarie interessate dall’iniziativa: Perugia, Terni, Foligno, Assisi, Spoleto ed Orvieto, dove l’Inno di Mameli è stato mandato in diffusione sonora al cospetto della bandiera. C’è spazio anche per la polemica con Maurizio Ronconi, che definisce “un grave errore e sciatteria istituzionale non aver organizzato per l’anniversario dell’Unità d’Italia un solenne ‘Consiglio di tutte le istituzioni umbre’. In questi giorni si assisterà alla moltiplicazione e alla sovrapposizione delle celebrazioni come se la storia di ciascun Comune, provincia, regione, sia diversa e scritta da gente diversa. Si è persa l’occasione straordinaria per manifestare pubblicamente e visivamente, insieme all’anniversario dell’unità d’Italia, il segno dell’unità dell’Umbria”. Per l’occasione la Provincia di Perugia ha promosso, tra l’altro, per il pomeriggio del 17 marzo, un recital di poesie, canti e racconti dell’Italia “risorta” con Emanuela Faraglia, Giulio Brandelli e Maurizio Terzetti. Venerdì sono in programma, in sala consiliare, una seduta solenne e straordinaria del Consiglio provinciale di Perugia e, quindi, la presentazione del volume Eredi dell’Unità.