Da un male nasce un bene

BAIANO. Conclusa l'opera di bonifica del territorio dopo l'esplosione allo Stabilimento militare

È ufficialmente conclusa l’opera di bonifica del territorio che ha subito i danneggiamenti in seguito all’esplosione dello Stabilimento militare di munizionamento terrestre (Smmt) di Baiano, verificatosi il 10 aprile 2005. Lo ha annunciato in conferenza stampa il portavoce del Sindaco, Sandro Frontalini, prima di lasciare la parola all’assessore alle Grandi opere, Roberto Loretoni, che ha dichiarato: ‘L’esplosione di Baiano ci ha messo di fronte ad una situazione che non conoscevamo ma siamo riusciti a trovare la via per la soluzione, grazie alla forte collaborazione che si è creata, sia tra chi è stato chiamato ad intervenire con i soccorsi, e già dalle prime ore, sia con la popolazione stessa’. Un’operazione che ha riguardato un’area circolare del raggio di oltre un chilometro dal baricentro dell’esplosione e che ha interessato conseguentemente la bonifica di ben 12 km del torrente Maroggia, per un totale di oltre 10 milioni di euro, senza considerare il risanamento interno alla struttura dello Smmt, curata internamente dal Dipartimento militare. La consolazione? Traendo il positivo da una situazione che forse non doveva accadere, si può affermare che ora l’area in questione è più ‘pulita’ di prima, come ha affermato il generale Carmine Fiore, che ha guidato l’operazione per l’ultimo anno e mezzo: ‘Abbiamo messo in atto ‘ ha dichiarato in proposito Fiore ‘ una procedura per la prima volta in Italia che garantisce la riuscita al 99,6%, contro il tradizionale 80’. Un’operazione che ha visto molta partecipazione e collaborazione: la Regione dell’Umbria e la Provincia di Perugia che hanno, da subito, messo a disposizione i tecnici per i sopralluoghi e le forze dell’Ordine, per la prima volta messe alla prova sul lavoro ‘in sinergia’, come ha sottolineato il tenente Maurizio Gioacchini, in rappresentanza della polizia municipale. Per quanto riguarda i risarcimenti, sono in via di ultimazione: sono state risarcite 754 persone e ora ne mancano soltanto 57 ma c’è un aspetto prettamente ‘sociale’ emerso dall’intera vicenda e messo a fuoco da tutti gli oratori della conferenza stampa: il ‘forte senso civico’ della popolazione. ‘Molti abitanti ‘ ha dichiarato il generale Fiore ‘ non hanno neppure chiesto quanto gli spettasse, cercando di rimediare personalmente ai danni’. Un aspetto prepotentemente emerso che ha così schiacciato il caso di 16 pratiche sospette, tutte riconducibili ad uno stesso geometra, ora nelle mani della magistratura che cerca di fare chiarezza.

AUTORE: Eleonora Rizzi