Delegazione perugina a Troyes per festeggiare santa Léonie

Alla cerimonia nella cattedrale francese era presente anche il nostro vescovo mons. Chiaretti

L’Arcivescovo di Perugia ha partecipato ai solenni festeggiamenti in onore della nuova santa Léonie Aviat, a Troyes in Francia. Era naturale che qui, sua patria, la nuova Santa, canonizzata dal Papa a Roma la domenica 25 novembre, festeggiata a Perugia, sua “seconda patria”, si concludessero manifestazioni in suo onore. Il momento centrale ha visto il tripudio di una folla grandissima e di tanti pellegrini, giunti da varie parti del mondo, tutti raccolti nella Cattedrale di Troyes, una delle molte stupende cattedrali della Francia del Nord. Mons. Chiaretti era accompagnato dal vicario mons. Ceccobelli, da don Remo Bistoni, dal cappellano delle suore Oblate di Perugia, padre Franco Forlanelli, da madre Teresa Lucia e altre suore della casa perugina e delle alte comunità italiane. Ha presieduto la celebrazione particolarmente elevata per liturgie e musiche, il card. Henri Schwery, vescovo emerito di Sion (Svizzera). La rappresentanza perugina è stata ospite del giovane e dinamico vescovo di Troyes, Marc Sengere che ha fatto “personalmente” gli onori di casa, nel suo modesto ma accoglientissimo episcopio. Parte dell’ospitalità, insieme a numerosissimi intervenuti di altri continenti, è stata sostenuta dalle Casa madre, ricca di tutti i ricordi gloriosi di Léonie Aviat, del suo grande protettore e maestro padre Luigi Bresson, eminente scienziato, che la Provvidenza mise al fianco della formidabile fondatrice. Altro momento saliente il ricevimento del sindaco di Troyes, Francois Baroin, nel suo “Hotel de Ville” parato a festa, memore di una cittadina molto meritevole anche civilmente. Eletti scambi di saluti augurali dello stesso primo cittadino, del vescovo Stenger e della madre generale delle Oblate suor Francoise-Isabelle Strègler. Interessante visita alla “Cité Aviat” vastissima zona di strutture, ora incorporate alla città, ma aperte alla fondazione, alla espansione poi alla diffusione nel mondo delle opere apostoliche delle Oblate e degli oblati ispiratisi alla santità di Francesco di Sales. L’ultima celebrazione nella grande chiesa che custodisce il corpo della Santa e quello del padre venerabile Bresson del quale è pure in corso la causa della beatificazione. Questa volta pur presente un cardinale e dieci vescovi ha presieduto il rev. Lewis S. Fiorelli, proveniente da Washington, superiore generale degli oblati. La figura di padre Luigi Brisson è molto singolare, di lui si dovrà parlare a lungo, lascia stupiti e perplessi. Personaggio poliedrico, prete coltissimo, eletto direttore di anime, organizzatore intelligente, ricordiamo due esempi: una intera biblioteca di suoi scritti di natura mistica e formatrice e un monumentale orologio concepito e realizzato, da lui, anche materialmente in venti anni, mentre lui lottava contro acerrimi nemici della religione e della sua istruzione, insegnava fisica e matematica, realizzava una grande scuola liceale iniziata con quattro alunni. Quello di Troyes è risultato a mons. Chiaretti e ai suoi amici il viaggio in un grande angolo di meraviglie di santità. Allietato dalla compagnia eletta del Postulatore della causa canonica riguardanti l’Aviat, il padre oblato Enrico Testa con l’incontro carissimo di due anziane suore perugine, davvero degne di venerazione, suor Maria Grazia Grammarroni, di Marsciabi, oblata dal 1949 e suor Maria Leonia Nardelli, sorella di padre Giuseppe compianto parroco di San Giovanni del Pantano anche lei oblata di San Francesco di Sales da oltre sessanta anni.

AUTORE: R. B.