Entusiasmo per Francesco: “Diamo ai giovani un futuro!”

IL PAPA ALLA GMG. Gli interventi da lunedì 22 (in viaggio) a mercoledì 24 (Aparecida)

gmg_rio_de_janeiro_2013_2“Francesco, Francesco, ti accogliamo con amore!” è il ritornello che il coro ha intonato al santuario di Aparecida al termine della messa celebrata dal Papa mercoledì mattina (clicca qui). Francesco ha concluso la liturgia benedicendo i fedeli tenendo in mano la statuina della Madonna più venerata dai brasiliani.

Sceso dall’altare, si è poi a lungo intrattenuto con l’assemblea riunita all’interno della chiesa, soprattutto abbracciando i malati e gli anziani. Si è anche fermato a scambiare qualche parola con i rappresentanti delle altre confessioni cristiane e religioni presenti ad Aparecida.

“Pregate per me. Che Dio vi benedica”: al termine della messa al santuario nazionale di Aparecida, Papa Bergoglio, dal balcone del seminario adiacente, ha salutato l’immensa folla che ha seguito la celebrazione sul piazzale antistante. Si è scusato: “Non parlo brasiliano” e in spagnolo ha ringraziato tutti i presenti, ai quali ha poi chiesto: “Una madre può dimenticarsi dei suoi figli? No, perché una Madre ama i suoi figli”. Il Pontefice ha quindi benedetto i presenti stringendo la piccola effige della Madonna di Aparecida, quindi l’ha posta su una colonna e le ha rivolto un battimani, seguito dai fedeli. “Che Nostra Signora pensi a voi, ai vostri figli, ai vostri cari e vi benedica”, ha concluso.

Giovedì 25 è stata la volta di un altro gesto di grande valore umano, cristiano, profetico: la visita a una favela. Oggi, venerdì, la Via crucis lungo la spiaggia di Copacabana. Sabato 27, la veglia a Campus Fidei, con testimonianze di giovani, esibizioni artistiche e numerose cappelle allestite per l’adorazione eucaristica. Infine, domenica 28, la messa del “mandato missionario”. Ricordiamo che gli eventi potranno essere seguiti in diretta sia su internet dal sito www.vatican.va, sia in televisione su Tv2000.

Fin dal viaggio in aereo verso il Brasile, lunedì 22, Papa Francesco aveva cominciato ad affrontare le tematiche giovanili. “È vero – aveva affermato – che la crisi mondiale non fa cose buone con i giovani. Abbiamo il rischio di avere una generazione che non ha avuto lavoro, e dal lavoro viene la dignità della persona”. Il Papa ha quindi salutato i giornalisti del seguito, uno per uno, ricordando che in questo suo primo viaggio internazionale vuole andare a trovare i giovani nella concretezza del tessuto sociale in cui vivono.

“Giovani non isolati dalla loro vita, perché quando noi isoliamo i giovani noi facciamo un’ingiustizia: i giovani appartengono a una famiglia, una patria, una cultura, una fede, hanno un’appartenenza. Non dobbiamo isolarli, loro davvero sono il futuro di un popolo… Noi siamo abituati a questa cultura dello scarto: con gli anziani si fa troppo spesso. Ma anche adesso con tanti giovani senza lavoro, anche a loro arriva la cultura dello scarto. Dobbiamo finire con questa abitudine di scartare! No! Cultura della inclusione, cultura dell’incontro, fare uno sforzo per portare tutti alla società! È questo un po’ il senso che io voglio dare a questa visita ai giovani”.

La maggior parte dei partecipanti alla Gmg ha meno di 25 anni; sono in 355 mila, in maggioranza ragazze, e vengono da 175 Paesi del mondo. Gli italiani – con 7.700 iscritti – si posizionano al 4° posto nella graduatoria stilata per nazionalità e per numero di partecipanti. Sono il gruppo europeo più numeroso, seguito dalla Francia. Ma, oltre agli iscritti, sono migliaia le persone arrivate spontaneamente per seguire il primo viaggio di Papa Francesco in terra latino-americana.

I cattolici in Brasile

Secondo alcune statistiche (Pew Forum), il Brasile, pur restando la nazione con il più alto numero di cattolici, ha subito un calo impressionante tra i fedeli alla Chiesa di Roma. Oggi i cattolici brasiliani sono 123 milioni; se nel 1970 erano il 92% della popolazione, oggi sono il 65%. I protestanti – in particolare le nuove Chiese pentecostali, ecc. – invece sono aumentati vertiginosamente, passando dal 5 al 22%. Sono poi passati da 6 milioni del 2000 ai 10 milioni del 2010 gli aderenti alle fedi afroamericane; mentre gli agnostici e gli atei sono passati da un milione del 1970 ai 15 milioni del 2010.

 

AUTORE: Sir