Dove cantano anche gli stonati

Durante il Convegno delle Chiese umbre, domenica 17 novembre, in uno degli annessi del Lyrick, a Santa Maria degli Angeli. Mi si para davanti all’improvviso. I soliti convenevoli, come va, cosa fai, e una nuvola di tristezza gli attraversa la faccia. Accade quando gli chiedo se ancora lavora per l’organismo ecclesiale regionale per il quale ha lavorato tanti anni. Non ci lavora più. L’ombra di amaro che aduggia sulla sua faccia si fa più intensa. No, non perché non ci lavora più, ma per come l’hanno liquidato. Il ricambio è inevitabile, gli anni passano per tutti, largo a giovani. Anche nella Chiesa. Ma nella Chiesa nessuno può essere messo da parte come una scarpa vecchia. “Proprio così. Come una scarpa vecchia. M’hanno prima dimenticato in un angolo e poi m’hanno messo da parte come si fa con le scarpe vecchie”. Un ringraziamento frettoloso, dice lui, poi il silenzio. Chi ha ‘vut’ ha ‘ut’ ha ‘vute, chi ha ddat’, ha ddat’, ha ddate…Non so quanto sia vero. Sicuramente lui è sincero, ma quando le lacrime velano le pupille il mondo lo si vede traballante e inesatto. Scurdàmmec’ ‘u passate.Non so quanto sia vero. Ma certamente capita anche nelle nostre Chiese. E lo constata uno come me, quando, dopo anni di mission tra gli sballati, torna dai fines infidelium al tepore del sacro recinto ecclesiale, e chiede: “Ma quella persona che lavorava così bene in…., o quell’altra che ha speso gli anni migliori della propria vita per…: che fine hanno fatto?”. Scarpe vecchie. Succede. Ma non dovrebbe succedere, per lo meno nella Chiesa. La Chiesa è per definizione il luogo dal quale nessuno viene escluso, messo da parte. Non dovrebbero mai dimenticarlo i Pianificatori Autorizzati che ogni tanto s’inventano uno slogan e “reimpostano tutto dalle fondamenta”, – tanto per ammazzare il tempo – verrebbe fatto di dire, a volte. La Chiesa è per definzione il coro nel quale cantano anche gli stonati, il cantiere nel quale c’è lavoro anche per chi non ha braccia o gambe. Esattamente il contrario di dove osano le aquile. Come si fa a “mettere da parte” qualcuno?!?