È ripresa al “scuola della parola”

La formula degli incontri è quella tradizionale. Prima giornata dedicata al dono per eccellenza, cioè lo Spirito, e al carisma dell'apostolo Paolo

Sabato scorso abbiamo ripreso l’appuntamento mensile della Scuola della Parola nella Casa diocesana di Spagliagrano: un’opportunità da non perdere, soprattutto per giovani, ma anche adulti, che decidono di dedicare un po’ del loro tempo per scoprire quanto di più prezioso ci ha lasciato Cristo, e cioè la sua Parola, proclamata nelle Scritture e comunicata visibilmente nel suo essersi fatto carne nell’eucarestia. Per poter gustare sempre più questo dono, gli organizzatori, ovvero la Pastorale giovanile e vocazionale, insieme all’Ac diocesana, hanno riproposto lo schema consueto: nella prima parte, ascolto di un brano evangelico con meditazione proposta dal nostro Vescovo, poi l’adorazione eucaristica con possibilità di celebrare il sacramento della riconciliazione ed infine, dopo la cena (questa volta offerta sia dalla comunità religiosa San Fortunato che dalla parrocchia di Acquasparta), la testimonianza di qualcuno che nella vita di tutti i giorni annuncia con il suo carisma e la sua esperienza la bellezza della novità evangelica. Mons. Scanavino si è soffermato sull’espressione ‘Se tu conoscessi il dono di Dio’, che il Signore rivolge alla Samaritana (cfr Gv 4,1-30), invitandola a rendersi conto dell’azione rigeneratrice dello Spirito in lei e in ciascuno di noi. ‘È questo il primo vero allenamento che dobbiamo compiere nel nostro cammino di fede e di maturazione della vocazione cristiana nel mondo: riconoscere l’azione e la gratuità del Dono di Dio, grazie al quale siamo creature nuove che possono realmente testimoniare Gesù risorto, impegnandosi a costruire con ogni uomo di buona volontà un mondo più umano e più giusto’, ha precisato il Vescovo, riprendendo lo slogan della Gmg di Sydney ‘Abbiamo ricevuto il potere dello Spirito santo, possiamo essere suoi testimoni’, che ci accompagnerà in questo anno pastorale. Nella seconda parte, invece, padre Emilio Cicconi, paolino, ha parlato dell’apostolo Paolo, focalizzando l’attenzione su come è recepito il suo messaggio nella cultura di oggi. Padre Emilio ha precisato che san Paolo appare molte volte difficile perché ‘è un vero cristiano: lo è in tutto il suo essere, con tutta la sua ricchezza e vitalità, le sue debolezze e le grandezze della sua struttura psichico-caratteriale’. La sua vera libertà, che scaturisce da Cristo, è quella che rende capaci di regalare la vita, prendendosi cura dei bisognosi e imparando a pagare di persona. ‘Paolo si manifesta come grande apostolo, diligente pastore, vivace inventore di feconde iniziative apostoliche, ma ciò che dà fondamento e unità a tutto questo è il suo vivere in Cristo, che lo plasma dal di dentro, lo spinge ad annunciare il Vangelo, lo assiste e lo consola, gli dà il suo Spirito. Lo fa essere profeta verace che lotta contro ogni forma di religiosità superficiale, contro i surrogati di una fede consolatoria che rende le persone formali e ipocrite, rivelando che Cristo vuole dei credenti adulti nella fede’.

AUTORE: Danilo Innocenzi