Ecco le risorse Fas

Regione. Si sono sbloccati 250 milioni di euro

In un momento di particolare crisi economica e politica è arrivato lo sblocco delle risorse del Fas (Fondo aree sottoutilizzate) che porterà a 253 milioni di euro la dotazione finanziaria che sarà messa a disposizione del sistema delle autonomie locali e delle imprese di tutta la regione. Lo ha annunciato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dopo un incontro a palazzo Chigi, presente il ministro per i Rapporti con le regioni, Raffaele Fitto. “Possiamo entrare ora finalmente nella fase operativa di utilizzo delle risorse Fas, che consentiranno all’Umbria di poter veder crescere la sua economia e contribuire in questo modo alla ripresa dello sviluppo in un momento difficilissimo”, ha spiegato la Marini che, dopo aver ringraziato il ministro Fitto per il suo impegno, ha sottolineato che “la Regione Umbria ha creduto fermamente in questa opportunità e ha voluto contribuire attivamente mettendo a disposizione 40 milioni di euro del bilancio regionale per cofinanziare l’intero pacchetto Fas. L’obiettivo principale sarà quello di mettere in atto azioni per investimenti significativi nel settore ambientale e culturale, delle infrastrutture e dell’innovazione per il sistema delle imprese. In una situazione come l’attuale di grave crisi economica e finanziaria, queste risorse svolgeranno una funzione anticiclica, capace di influire sulla ripresa e sulla crescita economica”. “Rispetto alle grandi direttrici che il nostro Programma operativo regionale ha privilegiato, particolarmente significative – ha ricordato – saranno le azioni per favorire innovazione e ricerca nel sistema delle imprese, e per agevolare inoltre i processi di riconversione e ristrutturazione industriale e produttiva. Altrettanto importanti sono le misure destinate a favorire l’internazionalizzazione del sistema umbro delle imprese, sia per quanto attiene la loro capacità di presenza e penetrazione dei mercati esteri, sia per favorire l’attrazione di investimenti dall’estero verso l’Umbria grazie a nuove politiche di marketing capaci di promuovere i nostri territori”. Banda larga, accesso diffuso a internet, infrastrutture (in particolare l’aeroporto regionale), le piastre logistiche, l’incentivazione della raccolta differenziata dei rifiuti, l’esenzione del rischio idrogeologico sono i settori principali in cui verranno impiegate le risorse. La questione fondamentale è un’altra: ottenuti fondi, occorre impiegarli bene per strutture che siano effettivamente funzionali allo sviluppo dell’Umbria.

AUTORE: Emilio Querini