“Entrano” gli alunni. E i docenti?

Quasi 120 mila studenti umbri lunedì 14 settembre tornano in classe

Studenti-scuolaZaini in spalla per quasi 120 mila studenti umbri di ogni ordine e grado che lunedì 14 settembre tornano sui banchi di scuola. Per i compagni di alcune regioni d’Italia la campanella è già suonata dal 7 settembre, per gli altri toccherà a ruota nei giorni successivi.

Dopo tre mesi di vacanza, di bagni al sole e spensieratezza, si torna al “lavoro”. Una nuova avventura li aspetta, sia per chi a scuola ci entra per la prima volta accompagnato per mano dalla mamma e sia per chi invece è ormai navigato.

Per tutti c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Anche questo sarà un anno particolare perché a metà luglio la riforma della scuola è diventata esecutiva, con tutte le novità e le polemiche che si sta portando dietro.

Polemiche che hanno interessato in particolar modo i docenti, che dovranno accettare cattedre lontano da casa, sconvolgendo un progetto di vita e familiare già consolidato da tempo; e che, pur di avere il tanto agognato posto fisso, ora dovranno ricominciare tutto da capo in un’altra città.

Così come aspre polemiche hanno riguardato il dirigente-manager. Per quanto riguarda la didattica, saranno valorizzate alcune discipline, con più ore di inglese fin dalle elementari, potenziati sport, informatica, arte, musica, diritto ed economia.

Per diventare operativa, la riforma dovrà comunque passare per le indicazioni che nelle prossime settimane arriveranno dai diversi istituti, a iniziare dall’organico potenziato (i docenti in più per ogni istituto) e sui componenti dei nuovi Comitati di valutazione.

Ci vorrà del tempo prima che tutto vada a regime. Intanto all’Ufficio scolastico regionale si sta lavorando perché l’anno inizi nel migliore modo possibile. I primi di settembre sono arrivate le assunzioni per circa 600 docenti (di cui quasi la metà di sostegno) dalla cosiddetta fase Zero e A, cioè provenienti dalla graduatorie a esaurimento – le famose Gae – e quelle del concorso del 2012.

Il 14 settembre ci sarà la convocazione per quelli della fase B (ovvero i posti dell’organico di diritto rimasti ancora vacanti dalle due fasi precedenti, una settantina in tutta la regione); per la maggior parte si tratta di docenti delle cosiddette discipline tecniche e che provengono anche da altre regioni. Coloro che verranno messi in ruolo in queste tre fasi saranno titolari a pieno titolo presso le varie scuole.

A novembre (almeno questa è l’aspettativa), nell’ambito della cosiddetta fase C si attendono le chiamate di quei docenti che andranno a potenziamento degli istituti: in tutta Italia ne sono previsti 7. Sono coloro che resteranno legati all’ampliamento dell’offerta formativa (Pof) di ogni istituto.

Altra questione è quella del personale Ata: la scorsa settimana c’è stata la trattativa con i sindacati per sollecitare la loro immissione in ruolo, per alcuni ancora sospesa in quanto qualche posto potrebbe essere coperto dai dipendenti delle Province.

Anche quest’anno i genitori si sono trovati ad affrontare spese non indifferenti nell’acquistare il corredo scolastico, come immancabilmente richiesto ogni anno dai figli. Zaini, quaderni, astucci alla moda vanno sempre per la maggiore, ma – consigliano le associazioni dei consumatori – confrontando i prezzi dei vari supermercati, l’occasione si trova. Altrimenti, basta rinunciare al prodotto alla moda per uno di uguale qualità, e andare per tempo alla ricerca dei libri usati. Buon anno scolastico ragazzi!

AUTORE: Manuela Acito