Essere discepoli per diventare maestri

DIOCESI. Incontro per insegnanti di Religione ed educatori promosso dall’ufficio Scuola

“Lasciarsi educare per essere educatori. Essere discepoli per diventare maestri” era il titolo della giornata di spiritualità promossa dall’ufficio Scuola della diocesi domenica scorsa. L’incontro era rivolto principalmente agli insegnanti di Religione ma anche a tutti gli educatori in genere, genitori inclusi. L’incontro è stato guidato da don Luciano Avenati della diocesi di Spoleto-Norcia, il quale con stile brillante e positivamente provocatorio ha messo in evidenza che, per essere buoni educatori, dobbiamo prima lasciarci educare dall’unico maestro Gesù Cristo, perché per essere maestri dobbiamo diventare prima discepoli. Proprio per questo don Luciano ha descritto le quattro cattedre dalle quali Gesù è davvero maestro: la prima cattedra è quella del presepe, cioè la sua carne e fragilità che mi fa accettare la mia carne e la mia fragilità. La seconda cattedra è quella del monte delle Beatitudini dalle quali Gesù proclama che Dio è dalla parte dei deboli, degli umili, dei vinti dalla storia; questa è in fondo la mentalità evangelica da ricercare anche nell’educazione, interessarsi di quelli che si “perdono”. Terza cattedra è quella del pavimento del Cenacolo: proprio in quel luogo Gesù vuole lavare i piedi ai discepoli, e Pietro simboleggia un po’ tutti noi che non ci sentiamo bisognosi di purificazione. Infine la cattedra ultima, ma in senso culminante, quella della croce: Gesù diventa insegnante sulla croce tacendo ed proprio lì che ci salva gratuitamente. Allora chi è l’educatore cristiano? È innanzitutto uno che vive una grande passione per Cristo e per gli altri, che riesce ad incrociare i percorsi delle persone compromettendosi, che vive uno stile di coerenza che fa trasparire che quello che fa lo fa per vocazione e non per “professione”, un coltivatore diretto delle relazioni perché le persone gli stanno a cuore e ha la pazienza di proporre sempre una vita belle e felice che da speranza alle persone. L’educatore infine non può trovare il tesoro che è nascosto in ogni persona se prima non l’ha trovato dentro di sé, e questo tesoro è l’incontro che si rinnova quotidianamente con Cristo Gesù. Alla relazione è seguito un dibattito vivace, nel quale gli insegnanti si sono confrontati in maniera sincera e costruttiva. Il prossimo appuntamento con la formazione degli insegnanti di religione è per il mese di novembre quando ci saranno quattro incontri del secondo livello del metodo Gordon.

AUTORE: Alessandro Manfucci