Famiglia, diventa ciò che sei

Diocesi. Il tema portante e le novità della nuova lettera pastorale del Vescovo

‘Famiglia diventa ciò che sei’: è questo il tema della quarta lettera pastorale che il vescovo mons. Mario Ceccobelli ha prima illustrato agli organi di informazione e quindi consegnato, unitamente al progetto pastorale, a presbiteri, diaconi, religiosi, religiose, membri del Consiglio pastorale diocesano e delle consulte, operatori e fedeli, nel corso di una significativa cerimonia svoltasi presso la chiesa di San Giovanni. ‘Con questa quarta lettera – sottolinea il presule – vi invito a fare altri passi per dare un volto missionario alle comunità parrocchiali e a tutta la Chiesa diocesana. Con la prima ho cercato di indicare lo stile di vita che deve animare la Chiesa’; con la ‘seconda ho chiesto alle comunità parrocchiali di predisporre gli strumenti più adatti, raccomandati dal Concilio Vaticano II per realizzare la più ampia evangelizzazione. Lo scorso anno invitavo i fedeli a riscoprire l’identità cristiana’, mentre ‘quest’anno mi rivolgo in particolare alla famiglia e le chiedo di compiere un ulteriore passo in avanti, perché è lei la cellula primaria della società e la ‘Chiesa domestica”. Da qui ‘il titolo Famiglia, diventa ciò che sei, espressione già usata da papa Giovanni Paolo II nell’enciclica Familiaris consortio, prezioso documento sull’istituto familiare del 21 novembre 1981, che invito a leggere e a meditare’. La nuova pastorale, ed è una novità, propone ‘un ciclo triennale di riflessioni e di iniziative pastorali che si articolerà in tre momenti connessi tra loro: Ascolto, Educazione, Testimonianza’. Il 2008-2009 sarà dedicato al primo aspetto ed il Vescovo formula un pressante invito a recuperare una ‘capacità di ascolto’ anzitutto nei confronti di ‘Chi l’ha creata’, ma anche tra coniugi, tra genitori e figli per approfondire insieme l’esperienza della fede. Da qui il suggerimento che ‘in ogni casa si crei un piccolo spazio dove collocare in maniera dignitosa e solenne la Bibbia e dove la famiglia unita, o anche ogni singolo membro, possa riservare un tempo alla lettura e alla meditazione della Parola di Dio’. In questo contesto si inserisce il suggerimento alle comunità parrocchiali ‘di incrementare la lectio divina e di far sorgere il Gruppo liturgico per la lettura e la riflessione comune delle letture della liturgia domenicale’ che ‘può anche diventare per i sacerdoti un ottimo aiuto per la preparazione dell’omelia’. Altra forma di ascolto, l’adorazione eucaristica. Consigliate ‘esperienze di silenzio’ presso monasteri, conventi, piccoli eremi per ‘ascoltare anche se stessi e la propria coscienza’. ‘Ascolto’ altresì alla Chiesa che parla attraverso ‘il ministero del suo capo, il Papa, dei vescovi, dei presbiteri e dei diaconi, preziosi collaboratori dei vescovi’; ascolto ed attenzione anche alla ‘voce del prossimo, in modo particolare dei poveri e degli emarginati. Dio ci parla anche attraverso di essi, anzi quasi si nasconde in loro’. Invito infine a riscoprire l’identità della famiglia cristiana, vera e propria ‘immagine e scuola di comunione’. La lettera si completa con il Progetto pastorale 2008-2011, un ‘aiuto per lavorare insieme con tutte le realtà della diocesi’, che dettaglia iniziative, sussidi, collaborazioni.

AUTORE: Giampiero Bedini