Famiglia: un tesoro in vasi di creta

Il card. Carlo Caffarra al convegno di riflessione sul significato cristiano del matrimonio.

Un convegno sul significato cristiano del matrimonio e sulla famiglia. Forse il primo del genere a Perugia. Con questo atto si è aperta, sabato 14 giugno, la manifestazione ‘Famiglia in festa’, promossa dall’Ufficio diocesano e dal Forum regionale delle associazioni familiari. A coordinare i lavori Anna Cristina e Alberto Merini, responsabili della Pastorale familiare, che negli ultimi mesi si sono prodigati in una faticosa campagna di sensibilizzazione presso le parrocchie, i gruppi e i movimenti. Il principale relatore è stato l’arcivescovo di Bologna card. Carlo Caffarra, noto studioso di questioni familiari e primo direttore del Pontificio istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, con sede a Roma. ‘Un tesoro in vasi di creta’. Lo è la vita umana; lo è la grazia della fede; lo è il matrimonio, così come lo concepisce la Chiesa cattolica. Un tesoro, perché esso, per misterioso disegno di Dio, è carico di una grande potenza salvifica, che lo lega alla Trinità; e l’amore espresso da un uomo e da una donna all’interno del matrimonio cristiano è uguale, per dignità e non per capacità, all’amore pieno espresso da Gesù sulla croce. In vasi di creta, perché è affidato a creature deboli per costituzione, deboli per il peccato. Questi i concetti espressi con lucidità dal Cardinale. Le radici teologiche del matrimonio cristiano si rintracciano nel Genesi, là dove si narra della creazione dell’uomo e della donna: i due modi o forme in cui si realizza l’humanum. Entrambi autentici ‘altro da sé’, l’uomo e la donna non si offrono solo compagnia, ma si completano: si riconoscono come necessari l’uno all’altra. Sconvolgere questa verità primordiale significa sconvolgere tutto il piano della creazione. ‘La mascolinità e la femminilità sono il ‘simbolo reale’ dell’originaria relazionalità della persona umana’, ha continuato Caffarra. Il ‘simbolo reale’ è un segno che non solo spiega, ma incarna. La parola ‘uomo’ identifica la persona, ma informa anche sulla sua caratteristica: ‘essere in relazione’. Così per la donna.’Il matrimonio tra un uomo e una donna permette a questa caratteristica originaria di svilupparsi; permette la nascita di una ‘relazione o comunione’, che diventa completa nella paternità/maternità. Il sacramento aggiunge, a questa possibilità umana, la capacità soprannaturale per gli sposi di amarsi e amare il prossimo, come ci ha amato Gesù dall’alto della croce. ‘Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i fratelli!’ (Gv 15,13). È un dono che, se accolto con tutto il cuore, produce frutti impensati: libertà, indissolubilità, purezza, castità, apertura alla vita, accoglienza degli altri, sollecitudine per i bisognosi. Il convegno è proseguito con l’intervento di mons. Sergio Nicolli, responsabile dell’Ufficio Cei per la famiglia, il quale ha ricordato l’impegno attuale di più di quaranta diocesi in Italia per una pastorale di questo settore. È urgente prestare attenzione e, in qualche modo, porre rimedio alla grave crisi che l’istituto familiare sta attraversando nella società contemporanea. In Umbria, le diocesi si stanno mobilitando con incontri e studi, in vista del Convegno regionale, che avrà luogo il 18-19 ottobre 2008, in Assisi. Si sono già svolte riunioni preparatorie a Città di Castello, Spoleto, Collevalenza. Si sta delineando un programma, che presto verrà reso noto.’a quello verso il convegno regionale è un cammino accidentato; si procede a piccoli passi. Occorre più interesse da parte delle parrocchie e più comunione tra i gruppi ecclesiali. Puntuale la comunicazione di Simone Pillon, presidente del Forum regionale delle associazioni familiari, che ha ricordato l’impegno nella raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare sia a livello nazionale che regionale. Il disegno di legge, presentato presso la Regione Umbria, è composto da 17 articoli: in essi si chiede attenzione per la famiglia in generale, tutela per la maternità e la vita nascente, aiuti economici alle giovani coppie e alle famiglie numerose. Sono già state raccolte 6 mila firme! L’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti ha concluso l’incontro con un invito a lavorare per aiutare le famiglie ad uscire dalla solitudine e a sostenerne l’impegno educativo, che appare sempre più una grande sfida.’/p

AUTORE: Amilcare Conti