Fede che interroga l’intelletto

SCUOLA TEOLOGICA. I temi del primo anno del Corso di formazione, centrato su Cristo e la Trinità

Si riapre l’anno scolastico anche per la Scuola diocesana di formazione teologica e, quindi, il Corso di formazione teologica per chi, soprattutto nei laici, desidera fare un percorso di approfondimento per una migliore conoscenza della fede. Il corso ha una durata triennale, consentendo la scansione dalla visione dogmatica (primo anno) a quella morale (secondo) e liturgico-spirituale (terzo). A sua volta, il primo percorso sarà articolato in tre tempi: ‘La conoscenza di Gesù Cristo’, dal 15 ottobre al 26 novembre; ‘La potenza dello Spirito santo’, dal 28 gennaio al 10 marzo 2008; ‘Dio è il Padre, il Figlio e lo Spirito santo’, dal 14 aprile al 10 maggio. Il corso verrà sospeso nei periodi ‘più freddi’ per facilitare la partecipazione e, in questo senso, anche l’orario è stato studiato: ogni lunedì, dalle ore 18 alle 20 presso l’Istituto Nazareno di Spoleto, per un totale di 17 incontri nel primo anno. La necessità di trovare la soluzione migliore nasce proprio dalle richieste dei partecipanti che, sempre più numerosi, chiedono di frequentare. Ma cosa spinge le persone adulte e, spesso con una famiglia al seguito, ad accostarsi al percorso? Don Giulio Martelli, vicario episcopale per la Pastorale e la cultura e preside della Scuola teologica, spiega: ‘Spinge la consapevolezza che è suonata l’ora del rinnovamento della propria coscienza, delle proprie abitudini e dei propri comportamenti, attraverso uno ‘studio’ della teologia che, inseparabilmente dallo stile di vita e dalla testimonianza, renda cristianamente intelligenti’. Accanto a don Giulio ci saranno altri docenti provenienti dall’Istituto teologico di Assi, tra cui mons. Mario Curini, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano e arciprete di Norcia. ‘L’alleanza tra Dio e l’uomo è l’origine e il compimento della storia ‘ spiega Martelli. ‘ Ad essa i docenti intendono riferire ogni dimensione della formazione: da quella teologica a quella spirituale, morale e pastorale’. La Settimana liturgica nazionale, che ha visto protagonista Spoleto, ha fatto sentire il suo influsso nella ristrutturazione del corso. ‘In ciascuna della annuali scansioni ‘ afferma il preside ‘ è possibile cogliere l’uno o l’altro aspetto della liturgia, in presa diretta con la visione propria dell’anno in corso. Ma ‘ aggiunge ‘ la liturgia tout court occupa l’intera visione del terzo. Qui ne verrà messa in evidenza l’intera dimensione teologica e il suo ruolo centrale nella formazione spirituale. In eco, poi, alla Settimana liturgica, si tornerà a riflettere sul ruolo che essa ha nell’edificazione della Città dell’uomo, attenta alle nuove realtà sociali e culturali che si vanno configurando’.

AUTORE: Eleonora Rizzi