Festa della Natività di Maria nel tempio rinnovato

I lavori resi necessari a seguito del terremoto del 1997

Per i cittadini di Todi la festa che si svolge presso il Tempio della Consolazione l’8 settembre è tradizionale e molto cara anche perché è un incontro dei residenti con i loro concittadini residenti altrove ma che tornano volentieri in questa data per celebrare insieme questa giornata festiva. Quest’anno c’è una grossa novità: sono terminati i lavori di restauro promossi dalla Soprintendenza ai Baaas. Si è trattato di lavori di consolidamento durati molti mesi in seguito anche a piccole crepe conseguenti al terremoto del 1997. L’esterno con apposite scale automatiche, autogru, è stato ripulito interamente, così che oggi si presenta in tutto il suo splendore rinascimentale e bramantesco attirando l’ammirazione dei turisti che quest’anno sono stati numerosissimi, oltre ogni previsione. Il Tempio della Madonna della Consolazione è uno dei monumenti più celebrati in Umbria per le sue linee sobrie e eleganti. La sua originalità consiste nel trovarsi isolata vicino al colle di Todi, all’ingresso della città e nello stesso tempo immersa nel verde della campagna. E’ noto che questo Tempio ebbe origine dalla venerazione dei tuderti verso un’icona che si trovava in una boscaglia, ove avvenne un primo miracolo. Da qui l’inizio della costruzione del magnifico Tempio che si dice disegnato dal Bramante o almeno certamente di scuola bramantesca. Ricordiamo che in quegli anni era vescovo di Todi Angelo Cesi che nel suo lungo governo della Chiesa tuderte fu un grande mecenate per la città di Todi. Angelo Cesi aveva molte conoscenze nella Roma papale sia nel mondo ecclesiastico come in quello artistico e culturale. Ricordiamo tra l’altro la facciata di S. Maria Nuova fatta costruire dalla munificenza del nostro Cesi come ne fa testimonianza la grande iscrizione al sommo della facciata che porta appunto scolpito: Angelus Caesius Episc. Tudertinus. La costruzione del Tempio durò circa cento anni ma arrivò al termine grazie alla costanza e alla fede dei tuderti. Circa l’origine bramantesca diretta o indiretta basta confrontare il Tempio della Consolazione con quello di S. Pietro in Montorio in Roma opera appunto del Bramante per ravvisare l’impressionante somiglianza nel suo stile rotondeggiante esterno. La festa dell’8 settembre vede invaso il Tempio e le sue vicinanze da un’enorme folla. Gli appuntamenti più tradizionali sono: oltre le messe mattutine la Concelebrazione del clero diocesano con il Vescovo che nell’omelia usa fare anche una panoramica dell’attività e della vita diocesana. Quest’anno sarà distribuito un documento riguardante la costituzione delle unità pastorali in adempimento del Sinodo diocesano, volte a razionalizzare l’attività pastorale in diocesi e le celebrazioni domenicali. Come tradizione, si svolge una pesca di beneficenza per interessamento delle dame vincenziane a favore dell’opera caritativa della storica Conferenza di S. Vincenzo molto attiva da decenni nella nostra città. Altro tradizionale appuntamento è il saluto che l’Amministrazione comunale porge nella sala consiliare del Palazzo comunale ai cittadini di origine tuderte che amano ritrovarsi a Todi per questa circostanza. Infine molto attesi sono i fuochi pirotecnici di tarda serata che chiudono la giornata festiva. Sono offerti dagli istituti riuniti di beneficenza che hanno in custodia anche il Tempio della Consolazione. Questi fuochi sono di anno in anno sempre più fantastici illuminando nelle ombre della notte la bianca maestosità del Tempio.

AUTORE: C. T.