Fiducia nel Dio della pace

Il primo Capodanno tifernate di mons. Cancian

‘Sotto la protezione di Maria santissima, Madre di Dio e Madre di tutti gli uomini, accogliamo con fiducia il nuovo anno 2008’: con queste parole il vescovo di Città di Castello, mons. Domenico Cancian, ha aperto il suo messaggio alla diocesi il primo giorno del nuovo anno. ‘L’uomo è capace di bene e di male – ha scritto il Vescovo -, riesce a proporsi cose buone, a impegnarsi, a raggiungere grandi obiettivi, ma nello stesso tempo cade, si contraddice, regredisce e si ripiega sul bene talvolta solo apparente, immediato, particolare, e a volte paradossalmente persegue il peggio. Allora la risposta non è sufficiente. Ecco perché siamo qui a pregare, ad invocare lo Spirito del Signore, la sua benedizione, il dono – tale è fondamental- mente – della pace’. Nel cammino della nostra vita, ‘Maria santissima, nostra sorella, Madre di Dio e Madre nostra, ci indica con sicurezza – questa volta senza ombra di dubbio – la via della pace, come presenza del Bene assoluto che è Dio stesso. La pace parte dal cuore di ogni uomo e quindi dalla famiglia umana che è e dovrebbe essere ‘comunità di pace’ come leggiamo nel messaggio di Benedetto XVI per l’inizio del 2008′. Rifacendosi alle parole del Papa, mons. Cancian ha ricordato come ‘la famiglia è il luogo dove si fa l’esperienza fondamentale della pace: l’amore tra marito e moglie, genitori e figli, fratelli e sorelle, l’attenzione e la cura dei famigliari che soffrono, i gesti e le parole di benevolenza e di pace. Dalla famiglia impariamo che tutta l’umanità è una grande famiglia. E il mondo è la casa di tutti. Di qui la grande prospettiva: trattarci come fratelli e sentire la terra come nostra casa comune’. Il messaggio si chiude con un augurio: ‘In questo mio primo capodanno a Città di Castello, auguro di cuore che le nostre città e la nostra Chiesa, continuando la migliore tradizione, progrediscano sulla via della pace, quella che allo stesso tempo è dono del Signore e frutto della buona volontà di tutti. Un particolare incoraggiamento alle famiglie perché siano davvero ‘laboratori’ di vita, di amore e di pace! La Chiesa vi sostiene!’. Il Vescovo ha presieduto la messa in cattedrale il 31 dicembre, con il canto del Te Deum in ringraziamento dell’anno trascorso, e il 1’gennaio, con il canto del Veni Creator in affidamento del nuovo anno a Dio. Tra i concelebranti anche il vescovo emerito, mons. Pellegrino Tomaso Ronchi, che lo scorso 6 gennaio ha ricordato il 23’anniversario di ordinazione episcopale.

AUTORE: A. C.