Forma-Umbria, fucina d’idee per giovani

Una proposta di qualità

In Umbria si è dato vita ad un comitato di coordinamento regionale, denominato ‘Forma-Umbria’, a cui hanno aderito le agenzie formative di soggetti sociali come le Acli, la Coldiretti, la Cisl, il Cnos-Fap dei Salesiani e la Confcooperative, che rappresentano gran parte della formazione professionale in Umbria. Promotore di ‘Forma-Umbria’ è stato l’Ufficio regionale per i problemi sociali ed il lavoro, unitamente all’Ufficio regionale per l’educazione, la scuola e l’università della Conferenza episcopale umbra (Ceu). A spiegare le finalità di questo comitato è Pasquale Caracciolo, responsabile dell’Ufficio diocesano per la pastorale dei problemi sociali ed il lavoro della diocesi di Perugia – Città della Pieve. ‘In una regione come l’Umbria, in cui è presente una miriade di enti che fanno formazione professionale – commenta Caracciolo -, una particolare attenzione dovrà essere riservata al sistema di accreditamento con riguardo alla natura del servizio, alla valenza educativa culturale e professionale, al modello gestionale, alla capacità progettuale, pedagogica e didattica, al modello organizzativo di rete nella logica dei campus e dei poli formativi. ‘Forma-Umbria’ è un nuovo soggetto sociale, che mette in rete le rispettive esperienze e potenzialità maturate in decine di anni nella formazione professionale, e intende cooperare con le istituzioni facendo propri i principi di solidarietà e sussidiarietà proposti dalla dottrina sociale della Chiesa’. ‘Suo obiettivo – sottolinea Caracciolo – è quello di contribuire con idee e proposte nel campo dell’educazione e della formazione integrale dei giovani e degli adulti, degli studenti e dei lavoratori: dai percorsi dell’istruzione e formazione professionale previsti dal II ciclo, all’apprendistato, alla formazione continua e permanente in tutto l’arco di vita delle persone. L’impegno, il proposito, è di superare definitivamente in Umbria la stagione della precarietà del sistema di formazione professionale attraverso una proposta di qualità, pluralista, garante degli standard comuni, di pari dignità, entro un sistema stabile ed organico che garantisca il soddisfacimento dei diritti educativi e formativi dei cittadini giovani ed adulti’.