Forza, venite a Loreto!

La gioiosa partecipazione all'Agorà

Stanchi e contenti, non di una gioia superficiale e passeggera ma profonda. È questa la sensazione di tutti quelli che hanno ‘lavorato’ e partecipato all’Agorà dei giovani, resa possibile dall’impegno di tante persone che si sono poste al servizio per accogliere i giovani ospiti nella diocesi e poi dei giovani a Loreto. Noi ugualmente vogliamo ringraziare i tanti volontari che hanno permesso di vivere queste bellissime giornate: giovani e meno giovani che hanno lavorato nella semplicità e con gioia nei tanti servizi necessari. Le giornate diocesane sono iniziate a Todi il 30 agosto, con la messa celebrata dal vescovo mons. Giovanni Scanavino, in un duomo gremito di giovani. Dopo la celebrazione gli ospiti hanno partecipato ad uno spettacolo di musica e di testimonianza, che si è svolto nella piazza principale di Todi. Il giorno dopo ad Orvieto il Vescovo ha accolto i giovani di fronte alla cattedrale, dove poi è stata celebrata l’eucaristia. Tutti hanno poi attraversato la città, preceduti da una band fino a giungere in piazza del Popolo per la cena e lo spettacolo Forza venite gente. La mattina del 1’settembre, che per la nostra diocesi è la festa di san Terenziano, primo vescovo e martire della diocesi, tre autobus con a bordo i giovani delle nostre parrocchie sono partiti alla volta di Loreto. Dopo un percorso a piedi di 7-8 chilometri si è giunti nella valle di Montorso. Preso ‘possesso’ del nostro territorio, steso il telo con il sacco a pelo, è iniziata la stupenda due giorni dell’Agorà dei giovani italiani. I nostri ragazzi sono stati colpiti dall’ascolto del Papa; il Pontefice ha ascoltato ed ha risposto in un modo semplice e chiaro, un vero dialogo. Verso la fine della preghiera, la valle si è riempita di bianco, perché tutti i presenti hanno indossato uno scialle di tale colore, di cui era dotata la sacca del pellegrino, in ricordo del battesimo. È stato facile vederci la gran moltitudine di cui parla l’Apocalisse, che ha reso candide le sue vesti lavandole nel sangue dell’Agnello. Poi la notte di preghiera, musica e testimonianze. Infine le lodi mattutine e la messa con il Papa. Tutti, cardinali, vescovi e sacerdoti hanno fatto proprie le parole del Santo Padre al termine dell’omelia: ‘Aiutaci, Vergine di Nazaret, ad essere docili all’opera dello Spirito santo, come lo fosti tu’ Sostieni e accompagna questi giovani perché siano gioiosi e infaticabili missionari del Vangelo’.

AUTORE: Marcello Cruciani