Fraternità e dialogo: voci tra i partecipanti (interviste video)

Durante la pausa pranzo dei lavori del Laboratorio di Perugia sul Convegno di Firenze, è stato interessante conoscere i partecipanti al convegno, molti dei quali addetti ai lavori con curriculum di assoluto valore in materia di ecumenismo.

Si va da Annarita Caponera, docente di Ecumenismo all’Istituto Teologico di Assisi e alla Scuola diocesana di teologia di Perugia, la quale ha contribuito a fondare una rete di realtà improntate all’approfondimento del dialogo interreligioso, che ha spiegato dettagliatamente in una video-intervista visionabile sul canale YouTube “Firenze2015″, dando anche i riferimenti per avviare contatti personali con persone interessate di altre diocesi italiane, possibili attraverso il sito www.centroecumenicoperugia.org.

Proseguendo con le conoscenze, padre Pietro Maranesi, frate cappuccino docente di Francescanesimo al Teologico di Assisi, ha spiegato il cammino trentennale che ha svolto all’interno dell’istituto serafico e della scuola superiore di scienze religiose – che presiede -, nell’ottica dell’attuazione dello “spirito di Assisi” voluto da Giovanni Paolo II nel 1986.

A seguire don Romano Piccinelli, preside dell’Istituto Teologico di Assisi e anche lui attivo sul campo della ricerca ecumenica nella città di san Francesco. Poi Antonio Calvio, docente di Teologia fondamentale alla Scuola diocesana di teologia di Perugia e insegnante di religione alle scuole medie, che ha parlato della bellezza e delle difficoltà di avviare un percorso di inculturazione ecumenica con ragazzi in età adolescenziale.

Infine abbiamo avuto l’opportunità di conoscere la realtà induista in Italia parlando con Svamini Hamsananda Giri, vicepresidente dell’Unione Induista Italiana, che conta circa 100mila fedeli dei quali una minoranza di origine italiana, e la maggioranza immigrata dai Paesi della regione indo-asiatica. La comunità induista ha siglato recentemente un’intesa con la quale viene a tutti gli effetti riconosciuta dallo Stato italiano, e Hamsananda testimonia le buone relazioni in corso sia con le istituzioni civili, sia con la Chiesa cattolica.