Grande passo contro la leucemia

Eccezionali risultati al Centro di ricerche emato-oncologiche
Il prof. Andrea Velardi
Il prof. Andrea Velardi

Lunedì scorso presso il Centro di ricerche emato-oncologiche (Creo) dell’ospedale di Perugia sono stati presentati i risultati del trapianto di cellule staminali per il trattamento delle leucemie acute. Si tratta di dati clinici innovativi, ottenuti nell’ambito del programma trapianti diretto dal prof. Andrea Velardi che li ha presentati insieme alla sua équipe e ai responsabili di Onco-ematologia pediatrica, Maurizio Caniglia, e della struttura complessa di Ematologia, Brunangelo Falini. Falini ha sottolineato che il Creo “è una struttura che viene invidiata da tutti anche a livello europeo”.

“Il trapianto di staminali per la terapia delle leucemie – ha affermato Velardi – si basa sul fatto che il sistema immunitario del donatore riconosce come diverse le cellule leucemiche del paziente e le elimina. Tuttavia tale sistema riconosce anche i tessuti normali del paziente e può attaccarli causando la cosiddetta malattia da ‘trapianto contro l’ospite’, spesso letale, con rischi tanto più elevati quanto maggiore è l’incompatibilità genetica tra donatore e ricevente”.

Da vari anni, secondo quanto ricordato, il Centro di Perugia ha fatto in questa materia dei notevoli passi in avanti. Quello presentato è un ulteriore “grande passo”, è stato detto, perché “consente di eliminare definitivamente tutte le leucemie nella grande maggioranza dei pazienti, senza aumentare il rischio di malattia da trapianto contro l’ospite… I dati ottenuti in più di 50 trapianti mostrano una bassissima incidenza di recidiva”, ha aggiunto Velardi, che ha poi sottolineato: “Questi risultati sono di gran lunga superiori a quanto è attualmente ottenibile dagli altri Centri trapianto nel mondo, che sono gravati da almeno il 30 per cento di recidive leucemiche”.

La presentazione dei nuovi risultati del Centro è stata promossa dalla Direzione dell’azienda ospedaliera di Perugia e dall’Università di Perugia (sono infatti intervenuti anche il direttore generale Walter Orlandi e il rettore Franco Moriconi), d’intesa con il Comitato per la vita “Daniele Chianelli”. Erano inoltre presenti la presidente Marini e l’assessore regionale alla Coesione sociale e welfare, Luca Barberini.