“I beni culturali sono di tutti”: il concorso di pubblico e privato

Il Vescovo elenca le opere d'arte diocesane restaurate nell'ultimo triennio

Domenica scorsa 2 settembre come già annunciato in un articolo nel numero scorso, si è svolta la presentazione del restauro dell’altare della Cappella del Crocifisso della cattedrale di san Lorenzo. Alla cerimonia erano presenti la dott. ssa Francesca Abbozzo della Soprintendenza Baaaas dell’Umbria, la restauratrice Carla Mancini, che ha presentato il recupero conservativo dell’altare della cappella, il presidente della Provincia Giulio Cozzari, l’assessore regionale Ada Girolamini, il priore della cattedrale, il prof. Bellucci per la fondazione Cassa di risparmio di Perugia, don. Fausto Sciurpa e mons. Giuseppe Chiaretti. Nel corso della cerimonia il Vescovo nel ringraziare la Cassa di risparmio per il contributo dato all’opera di restauro ha voluto ricordare che “i beni culturali sono di tutti… Le opere d’arte presenti nei luoghi sacri rappresentano l’80% dell’intero patrimonio storico-artistico nazionale – ha sottolineato – e possono essere ammirate gratuitamente sia da chi si sofferma dinanzi in preghiera, sia da chi è interessato solo alla loro bellezza restandone attratto”. Negli ultimi tre anni diverse delle opere d’arte che costituiscono il vasto patrimonio artistico e culturale dell’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sono ritornate al loro originale splendore. Ciò è stato possibile grazie a non pochi enti, istituzioni, associazioni ed organismi sia pubblici che privati, che intervengono periodicamente nel finanziare i lavori di restauro e in alcuni casi con somme cospicue. Mons. Chiaretti, a nome dell’intera comunità diocesana, ha espresso “gratitudine ed apprezzamento per quello che si sta facendo nel rendere godibile, non solo ai fedeli, un numero sempre maggiore di opere d’arte e di monumenti di proprietà della Chiesa ma che sono patrimonio di tutti”. Il Presule ha anche auspicato che “ci sia sempre il concorso tra la Chiesa e gli enti preposti a mantenere attive queste realtà artistiche e ben vengano anche i privati, perché il pubblico non può arrivare sempre in tempo a salvaguardare le opere d’arte”. L’Arcivescovo ha colto l’occasione per ringraziare e ricordare in modo particolare la Soprintendenza per i Baaas dell’Umbria e tutti coloro che nell’ultimo triennio si sono prodigati in quest’opera di recupero: l’Archeo club di Perugia (basilica di S. Pietro, due dipinti su tavola di cui uno del Perugino, chiesa di S. Agostino, due pale d’altare, chiesa di S. Antonio Abate, una scultura, oratorio di S. Bernardino, l’organo del XVIII secolo, chiesa di S. Maria Nuova, una tela del ‘700 esposta nel museo diocesano); la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia (realizzazione della porta giubilare, della vetrata e restauro dell’altare della cappella del Crocifisso della cattedrale); il Lyons club Augusta Perusia (chiesa S. Maria della Misericordia, gli affreschi di G. B. Caporali, chiesa di S. Ercolano, la copia della pala dei Decenviri del Perugino); il Rotary club (chiesa di S. Filippo Neri, l’Immacolata di Pietro da Cortona del 1662); l’Associazione Castelli (cattedrale, l’affresco di S. Bernardino); la ditta Alberto Polidori (cattedrale, il Gonfalone processionale di Battista di Baldassarre Mattioli esposto nel museo diocesano); la ditta Brunello Cucinelli (basilica di S. Domenico, il dipinto su tela con Madonna e Santi di Giovanni Lanfranco); la ditta C. e R. Restauri (chiesa di S. Stefano in via dei Priori, parte del restauro murario, cattedrale, concorso nel restauro dell’altare della cappella del Crocifisso).

AUTORE: R.L.