I condomini rispondono con la preghiera ai vandali che hanno offeso la statua della Madonna

recita rosario a Madonna AltaL’ultimo dell’anno in via Tilli è stato commesso un atto irrispettoso nei confronti di una s­tatua di una Madonna situata nel parco condominiale. In seguito a questo episodio nel giardino alle 17.00 del 9 Gennaio, attorno ad una nuova statua della Madonna messa nella stessa edicola, si sono ritrovate una ventina di persone, tra cui don Alessandro Scarda, parroco della parrocchia di S.Barnaba e mons. Paolo Giulietti per recitare un rosario.

Al termine di questo il vescovo ausiliario ha raccomandato ai presenti di “non fare cortocircuiti”, di non confondere cioè l’episodio dell’ultimo dell’anno con quanto sta accadendo nel mondo in questi giorni, ricordando anche il profondo rispetto che le persone di fede islamica hanno nei confronti della figura della Madre di Dio. Ha definito il fatto accaduto “atto di odio religioso, di vandalismo” ed ha inoltre chiesto alle persone presenti di pregare per le persone che non rispettano le religioni degli altri e non ne rispettano i simboli, per i ragazzi perché abbiano cose più importanti da fare, ribadendo l’importanza di non cadere in discorsi superficiali lasciandosi influenzare dalle notizie di cronaca che niente hanno a che fare con questo atto.

Mons. Giulietti ha avuto anche parole di apprezzamento per quanti da anni si adoperano a curare il “cuore verde” di via Tilli, dove bambini e adulti si ritrovano per momenti comunitari di svago e spirituali all’aperto: si gioca, si tengono feste di compleanno ed incontri di preghiera nel mese mariano di maggio ed una “stazione” della Via Crucis il Venerdì Santo. Il “Parco della Madonnina” è un esempio di civiltà e di sensibilità per i luoghi di pubblica utilità da “esportare” in altri quartieri periferici di Perugia per prevenire il loro abbandono. “Ho ringraziato le persone che custodiscono questo piccolo segno con molta cura – ha detto il vescovo ausiliare –, perché favoriscono l’aggregazione nei quartieri, che è vitalità anche sociale ed espressione di amore per la Madre di Dio. Dobbiamo avere la consapevolezza che questi segni della vicinanza del Signore accanto a noi, alle nostre abitazioni sono importanti e sono segni di speranza. Essi manifestano l’impegno di tutto un quartiere per il luogo comune in mezzo a tanto disinteresse e degrado. Vedere questi segni dà piacere”.

La voglia di rialzarsi e usare le “armi bianche” è un grande segno, la bellezza di questo incontro è racchiusa nella positività dello stesso, le persone dei vari palazzi erano unite nella preghiera e nel volere affermare che alla violenza e alla grettezza d’animo e di gesti non si risponde alla stessa maniera. Come ha affermato mons. Giulietti “Quello che è stato fatto oggi è un segno importante del quale va tenuto conto”.

AUTORE: Maria Teresa Cappannini