I consigli che dà Dio

PAPA FRANCESCO. Le catechesi generali del mercoledì. Riprendendo la trattazione dei doni dello Spirito, Bergoglio ha approfondito quello del consiglio
Gruppo di giovani durante una veglia di preghiera
Gruppo di giovani durante una veglia di preghiera

All’udienza generale di mercoledì, Papa Francesco ha ripreso le catechesi sui doni dello Spirito santo (testo integrale su www.vatican.va), in particolare il dono del “consiglio”.

“Sappiamo – ha detto – quanto è importante, soprattutto nei momenti più delicati, poter contare sui suggerimenti di persone sagge e che ci vogliono bene. Ora, attraverso il dono del consiglio, è Dio stesso, con il suo Spirito, a illuminare il nostro cuore, così da farci comprendere il modo giusto di parlare e di comportarsi e la via da seguire”.

“Ma come agisce in noi? – si è chiesto. – Nel momento in cui lo accogliamo e lo ospitiamo nel nostro cuore, lo Spirito santo comincia subito a renderci sensibili alla Sua voce e a orientare i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre intenzioni secondo il cuore di Dio. Nello stesso tempo, ci porta sempre più a rivolgere lo sguardo interiore su Gesù come modello del nostro modo di agire e di relazionarci con Dio Padre e con i fratelli”.

“Il consiglio, allora, è il dono con cui lo Spirito santo rende capace la nostra coscienza di fare una scelta concreta in comunione con Dio, secondo la logica di Gesù e del suo Vangelo. In questo modo, lo Spirito ci fa crescere interiormente, ci fa crescere positivamente, ci fa crescere nella comunità e ci aiuta a non cadere in balìa dell’egoismo e del proprio modo di vedere le cose”.

“La condizione essenziale – ha proseguito – per conservare questo dono è la preghiera. E sempre torniamo sullo stesso punto: la preghiera… Mai dimenticare la preghiera, mai. Nessuno se ne accorge quando noi preghiamo sul bus, in strada: preghiamo in silenzio, col cuore, approfittiamo di questi momenti per pregare. Pregare perché lo Spirito ci dia questo dono del consiglio”.

“Nell’intimità con Dio e nell’ascolto della sua Parola, pian piano mettiamo da parte la nostra logica personale, dettata il più delle volte dalle nostre chiusure, dai nostri pregiudizi e dalle nostre ambizioni, e impariamo invece a chiedere al Signore: qual è il Tuo desiderio?”.

“In questo modo, matura in noi una sintonia profonda, quasi connaturale nello Spirito, e si sperimenta quanto siano vere le parole di Gesù riportate nel Vangelo di Matteo: ‘Non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi’” (Mt 10,19-20).

“Come tutti gli altri doni dello Spirito, poi – ha aggiunto il Papa – anche il consiglio costituisce un tesoro per tutta la comunità cristiana. Il Signore non ci parla soltanto nell’intimità del cuore; ci parla, sì, ma non soltanto lì, ma anche attraverso la voce e la testimonianza dei fratelli. È davvero un dono grande poter incontrare degli uomini e delle donne di fede che, soprattutto nei passaggi più complicati e importanti della nostra vita, ci aiutano a fare luce nel nostro cuore e a riconoscere la volontà del Signore”.

Qui ha aggiunto a braccio: “Ricordo una volta, ero nel confessionale, e una coda lunga davanti, nel santuario di Lujan… e c’era in coda un ragazzotto tutto moderno con i tatuaggi. Ed è venuto per dirmi cosa gli succedeva. Era un problema grosso, difficile: ‘Ho raccontato tutto questo alla mia mamma, e mia mamma mi ha detto: Vai dalla Madonna e lei ti dirà cosa devi fare’. Ecco una donna che aveva il dono del consiglio!… Quel ragazzo mi ha detto: ‘Io ho guardato la Madonna e ho sentito che devo fare questo, questo, questo’. Io non ho dovuto [nemmeno] parlare, [hanno fatto] tutto la mamma, la Madonna e il ragazzo. Questo è il dono del consiglio!”.

“Che lo Spirito – ha concluso il Vescovo di Roma – possa sempre infondere nel nostro cuore questa certezza, e ricolmarci così della Sua consolazione e della Sua pace! Chiedete sempre il dono del consiglio!”.