I nostri Vescovi vanno dal Papa

CHIESE DELL’UMBRIA. Il 22 e 24 aprile la tradizionale visita “ad limina”

Vaticano-san-pietroGli otto Vescovi dell’Umbria la prossima settimana, lunedì 22 e mercoledì 24 aprile, saranno in Vaticano, accolti da Papa Francesco per la visita che era stata già programmata prima che Benedetto XVI lasciasse la sede pontificia per ritirarsi a vita privata. Il nuovo Papa ha rimesso in moto questo rituale antico che si chiama “Visita ad limina apostolorum”, un’antica tradizione che si vuole legare idealmente alla visita che fece l’apostolo Paolo a Pietro, raccontata dallo stesso Paolo nella Lettera ai Galati, dove dice di essere rimasto 15 giorni presso Pietro per rendergli conto della sua attività apostolica presso i pagani. Il significato proprio di questa tradizione, che coinvolge le diocesi e quindi i vescovi di tutto il mondo, consiste nell’affermazione e riconferma periodica della stretta relazione dei vescovi di tutta la Chiesa con la Chiesa di Roma “che presiede la carità” e il suo Vescovo, successore di Pietro. È incluso anche il significato di pellegrinaggio alle tombe dei due apostoli Pietro e Paolo fondatori della Chiesa di Roma. Quest’anno pertanto non solo gli umbri, ma tutti i vescovi delle 226 diocesi italiane, raggruppate in 16 regioni ecclesiastiche, a turno si sono recate o si recheranno a Roma. È evidente che in queste visite prevale l’aspetto simbolico e il valore ecclesiale di comunione fraterna delle Chiese locali con la Chiesa di Roma e tra di loro. Vi è anche il significato spirituale e educativo del superamento dell’individualismo ecclesiastico autoreferenziale che potrebbe rappresentare una tentazione di alcune comunità ripiegate su se stesse peccando di autosufficienza. Nelle visite ad limina infatti, l’incontro con il Vescovo di Roma avviene con le conferenze regionali, per cui la dimensione regionale assume un significato anche istituzionalmente riconosciuto. Questo settimanale annota tale aspetto in quanto in Umbria si è avuta per prima in Italia l’attivazione di iniziative pastorali e di comunicazione a livello regionale. Si deve tuttavia dire che a Roma i Vescovi portano i risultati e i progetti pastorali e anche i problemi dei territori, le difficoltà, le questioni aperte e persino quegli aspetti economici che possono avere un peso sulla vita dei fedeli. In questo momento i nostri Vescovi non mancheranno di comunicare a Papa Francesco la sofferenza di tante famiglie umbre che mancano di lavoro e di risorse economiche sufficienti per vivere serenamente e per le quali hanno attivato un Fondo di solidarietà che ha svolto un ruolo importante per rispondere alle urgenze più gravi. Sappiamo che già moltissimi Vescovi italiani che hanno avuto un contatto con il Papa lo hanno invitato a visitare le loro diocesi. Sarà però certamente molto più appropriato e convincente l’invito che i Vescovi umbri faranno di recarsi per primo nella terra di Francesco di Assisi, che dopo Roma, è divenuta la sua terra. Esprimeranno anche la gioia e l’entusiasmo con cui gli umbri, tutti, lo accoglieranno a braccia aperte.

Cosa porteranno a Roma i Vescovi dell’Umbria

Vaticano-Papa-Francesco-presiede-Santa-Messa-CrismaleI Vescovi delle otto diocesi dell’Umbria si presentano alla Visita “ad limina” portando tutta una serie di documenti che vanno dalle schede redatte per ogni settore della diocesi, ai dati statistici (abitanti, preti, religiosi, aggregazioni laicali), dai bilanci economici agli statuti degli organismi pastorali. In quelle carte vi è, per così dire, il ritratto della diocesi che ciascun Vescovo presenterà, di persona, alle Congregazioni competenti ed al Papa. La “visita ad limina apostolorum” dei vescovi umbri inizia lunedì 22 aprile alle 7.15 del mattino con la celebrazione della messa all’Altare della tomba di San Pietro e si concluderà mercoledì 24 aprile con la messa celebrata nella basilica di San Paolo fuori le mura. In mezzo ci sono gli incontri con la Congregazione per i vescovi e il Pontificio consiglio per la famiglia (lunedì), con le Congregazioni per il clero, per gli istituti di vita consacrata e per l’educazione cattolica (martedì in Vaticano è festa per l’onomastico del Papa). Al Papa e alle Congregazioni verranno presentate le singole diocesi per cui anche se i Vescovi sono chiamati a Roma regione per regione e pur non essendo prevista una presentazione “regionale” saranno evidenziati gli aspetti comuni. Ne sottolinea alcuni l’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve mons. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale umbra. In tutte le diocesi umbre ci si sta muovendo verso le unità pastorali, “una scelta che si rivelerà feconda aprendo nuovi spazi di servizio e di corresponsabilità per il laicato” commenta mons. Bassetti annunciando la prossima pubblicazione di un documento sulle unità pastorali che sarà firmato da tutti i vescovi umbri. Una scelta forse stimolata dalla scarsità di clero “fecondo stimolo – aggiunge mons. Bassetti – a pervenire a quella corresponsabilità che il Concilio ha indicato quale espressione matura della dignità e del ministero del battezzato in seno alla Chiesa”. E tra le cose che, guardando al futuro accomunano le diocesi umbre, mons. Bassetti aggiunge “Un impegno grande e decisivo” per una Chiesa “convintamente ed efficacemente missionaria”.

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AUTORE: Elio Bromuri Maria Rita Valli