I “riscopritori” del battesimo

Il Vaticano conclude l’iter di approvazione del Cammino neocatecumenale, dando il sì definitivo alle loro celebrazioni liturgiche

“Il ‘seguire Cristo’ esige l’avventura personale della ricerca di Lui, dell’andare con Lui, ma comporta sempre anche uscire dalla chiusura dell’io, spezzare l’individualismo che spesso caratterizza la società del nostro tempo, per sostituire l’egoismo con la comunità dell’uomo nuovo in Gesù Cristo”. Lo ha detto il Papa ai 7.000 membri del Cammino neocatecumenale ricevuti venerdì 20 gennaio in udienza, in occasione della approvazione, da parte della S. Sede, delle celebrazioni che segnano questo itinerario di iniziazione cristiana. In una nota, il Cammino neocatecumenale ricorda che “questa approvazione giunge dopo quindici anni di studio da parte della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, e conclude il percorso per l’approvazione del Cammino neocatecumenale”. Nel 2008 la Santa Sede aveva infatti approvato la versione finale degli Statuti, e nel 2011 la dottrina contenuta nei tredici volumi del Direttorio catechetico del Cammino neocatecumenale. “La vostra presenza – ha detto Benedetto XVI – è una testimonianza visibile del vostro gioioso impegno di vivere la fede, in comunione con tutta la Chiesa e con il Successore di Pietro, e di essere coraggiosi annunciatori del Vangelo”. “In questi decenni di vita del Cammino – ha proseguito – un vostro fermo impegno è stato di proclamare il Cristo Risorto, rispondere alle sue parole con generosità, abbandonando spesso sicurezze personali e materiali, lasciando anche i propri Paesi, affrontando situazioni nuove e non sempre facili. Portare Cristo agli uomini e portare gli uomini a Cristo: questo è ciò che anima ogni opera evangelizzatrice. Voi lo realizzate in un cammino che aiuta a far riscoprire a chi ha già ricevuto il battesimo la bellezza della vita di fede, la gioia di essere cristiani”. E questo avviene, ha puntualizzato il Papa, “in un profondo rapporto personale con Lui, nel percorrere il cammino che ci ha indicato, ma avviene anche inseparabilmente nel credere con la sua Chiesa. Vi incoraggio ad offrire il vostro originale contributo alla causa del Vangelo”, è stato quindi l’invito del Papa, che ha aggiunto: “A volte siete presenti in luoghi in cui vi è bisogno di un primo annuncio del Vangelo, la missio ad gentes; spesso invece in aree che, pur avendo conosciuto Cristo, sono diventate indifferenti alla fede: il secolarismo vi ha eclissato il senso di Dio e oscurato i valori cristiani. Qui il vostro impegno e la vostra testimonianza siano come il lievito che, con pazienza, rispettando i tempi, fa crescere tutta la massa”. “Nella vostra preziosa opera – ha ammonito il Santo Padre – ricercate sempre una profonda comunione con la Sede apostolica e con i Pastori delle Chiese particolari, nelle quali siete inseriti”. Poi il grazie alle famiglie (“La Chiesa ha bisogno di voi per la nuove evangelizzazione”), ai sacerdoti e seminaristi (“amate Cristo e la Chiesa”), agli itineranti, ai responsabili e a tutte le comunità del Cammino. Il Papa si è soffermato, infine, sull’importanza dell’eucaristia, chiedendo ai neocatecumenali di “non separarsi dalla comunità parrocchiale”: “La progressiva maturazione nella fede del singolo e della piccola comunità – ha detto il Papa – deve favorire il loro inserimento nella vita della grande comunità ecclesiale, che trova nella celebrazione liturgica della parrocchia, nella quale e per la quale si attua il Neocatecumenato, la sua forma ordinaria”.