I temi e i gruppi di lavoro dell’Assemblea ecclesiale diocesana di domenica 21 ottobre

Per gettare le basi

Domenica 21 ottobre la Chiesa di Spoleto-Norcia vivrà l’Assemblea diocesana, evento che getterà le basi per l’anno pastorale 2007-2008. Gli oltre 1.000 operatori convocati si suddivideranno in vari ambiti di lavoro. Proponiamo alcuni spunti sui quali i partecipanti all’assemblea si confronteranno. Il gruppo della liturgia si articolerà in tre gruppi. Il primo affronterà il ‘gruppo liturgico parrocchiale’. Si farà una verifica della situazione: dove esistono i gruppi liturgici, quali criteri nella preparazione delle celebrazioni, quali difficoltà. Verranno anche effettuate proposte per una più larga diffusione del gruppo liturgico. Nel secondo si discuterà di quale attenzione la liturgia dia alla città dell’uomo, della coscienza comunicativa nei riti e nelle azioni liturgiche, e di quale impatto l’azione liturgica abbia nel contesto sociale. Il terzo si confronterà sull’azione liturgica come presenza viva dell’eternità nel tempo. Anche gli operatori della pastorale familiare si divideranno in tre gruppi di lavoro, che prenderanno in esame la formazione degli operatori di pastorale familiare, i percorsi per i fidanzati e quelli per le giovani famiglie. Si ragionerà anche della preparazione del grande Convegno regionale sulla famiglia, in programma il prossimo anno. La Caritas proporrà cinque gruppi di lavoro, ispirati alla lettera pastorale dei vescovi umbri Ricostruire l’anima del territorio, scritta in occasione del decennale del sisma. Si parlerà dell’evento del terremoto in sé; del terremoto come un kairòs per le Chiese dell’Umbria; dell’evento terremoto tra fede e opere; del fatto che il sisma ha fatto scoprire ai cristiani che la ricostruzione non basta; del terremoto che ha consegnato alla Chiesa le opere segno della carità. Articolato anche il programma del settore catechesi. Un gruppo di catechisti affronterà la fascia maturativa dei 7-10 anni, consapevoli che ai bambini devono essere riservati alcuni momenti per far loro scoprire la comune fede della Chiesa, attraverso gesti di popolo e linguaggi ben comprensibili. Un altro settore in discussione è la fascia 11-15 anni. Infine, c’è il gruppo che discuterà sulla fascia di età da 16 anni in su. La pastorale giovanile discuterà di formazione dei giovani, consapevoli che spesso le proposte e i modelli offerti dal nostro tempo più che formare ‘de-formano’ i ragazzi. Si parlerà di giovani e spiritualità, di una spiritualità adatta al nostro tempo, che si mostri utile all’uomo di oggi. Soprattutto le nuove generazioni ne hanno necessità, per dare significato alla loro vita. Un gruppo, infine, affronterà l’aspetto della relazione e della comunicazione. Si vuole ribadire che non c’è comunicazione senza relazione, né annuncio senza comunicazione. In un mondo dove i mass media hanno raggiunto uno sviluppo straordinario, spesso le persone non sanno più vivere relazioni umane tra di loro. La pastorale della scuola ragionerà intorno alla questione educativa nella scuola e della dialettica dell’insegnamento della religione cattolica. Si prenderà come riferimento Il piccolo ateo, pubblicazione che ha lo scopo di demolire la religione in favore di un umanesimo assolutamente ateo. Un gruppo a parte quest’anno sarà quello della pastorale della cultura, composto dai ragazzi che hanno ricevuto il mandato di operatori culturali nel corso della Settimana liturgica nazionale di Spoleto.

AUTORE: F. C.