I volti della carità

SCUOLA DELLA PAROLA. Interviene don Lucio Gatti

Sempre affollatissima la sala principale della Casa diocesana di Spagliagrano in occasione degli appuntamenti della Scuola della Parola. Un cammino che unisce tutti i partecipanti, giovani e meno giovani, delle parrocchie e dei gruppi ecclesiali, cominciando dalla preghiera comune pomeridiana nell’adorazione eucaristica, per proseguire poi con l’ascolto delle catechesi del Vescovo sulla verità dell’Amore cristiano; fino alla partecipazione, nel dopo cena, agli approfondimenti formativi su tematiche sempre diverse. Ospite particolare della Scuola della Parola di marzo è stato don Lucio Gatti, direttore della Caritas di Perugia, che ci ha portato la sua testimonianza diretta di impegno, come cristiano e anche come sacerdote, nella carità. Sono le tematiche della Deus caritas est che ‘tengono banco’ e sono il filo conduttore dell’intera giornata della Scuola della Parola. Ma dalle parole dell’enciclica si è poi scesi nel concreto: don Lucio ha raccontato la sua storia personale e familiare, la sua vocazione e la sua naturale propensione all’ascolto e alla condivisione. In modo molto suggestivo, quello che don Lucio raccontava è stato anche mostrato con una bella sequenza di diapositive, in cui volti di persone, di giovani, malati, volontari, anziani, si confondevano con le immagini della vita delle comunità seguite da don Lucio in diverse zone dell’Umbria. Don Lucio ha anche lanciato un messaggio preciso ai giovani presenti, sulla base dell’esperienza che tanti ragazzi hanno fatto con lui, a partire dal campo base di Nocera Umbra del 1997 fino ad oggi. La ricerca della felicità e di Dio passa attraverso la vicinanza e l’aiuto agli uomini che Dio ha prediletto: i poveri, gli ultimi e quelli che il mondo scarta: i malati, i drogati, i carcerati. Da loro, inoltre, don Lucio ha dichiarato di aver compreso a fondo che cosa significhi ‘fare comunità’, addossandosi i disagi e le tragedie di altri, condividendoli e facendosene carico. ‘Questa forma di impegno, questo spendersi per gli altri, che non è volontariato, ma esercizio della carità, nutre anche la nostra fede e rende vere le nostre esistenze’, ha concluso don Lucio. A conclusione dell’incontro è poi intervenuto Marcello Rinaldi, direttore della Caritas diocesana, che ha annunciato la prossima apertura di una casa di accoglienza a Villa San Faustino, nei pressi di Massa Martana; tra aprile e maggio dovrebbe partire un campo di lavoro per la ristrutturazione della casa ed è per tutti l’invito a impegnarsi in questa opera-segno, prestando il proprio tempo, il proprio lavoro, le proprie risorse.

AUTORE: Francesca Carnevalini