Il centro storico, luogo privilegiato

Valorizzare il centro storico non solo come luogo privilegiato per la residenza, le attività istituzionali e di rappresentanza, ma anche come risorsa in grado di proporsi come ‘centro commerciale naturale’ capace di coniugare fascino e praticità. Il percorso per centrare questo obiettivo era stato esaminato da uno studio condotto da un’organizzazione specializzata, commissionato dalla Confcommercio e dal Consorzio Iter, in collaborazione con il Comune di Gubbio; è stato illustrato nello scorso mese di luglio alle istituzioni, alle organizzazioni di categoria ed alla cittadinanza, ottenendo convinti consensi. ‘Centro commerciale all’aperto’: un obiettivo possibile nella misura in cui si riesca a creare una moderna forma di aggregazione fra i commercianti, gli artigiani e tutte le figure chiave presenti in maniera ancora significativa nel vecchio edificato, tanto da rappresentarne, insieme ai residenti, quel tessuto connettivo che gli consente, caso abbastanza unico almeno nelle sue dimensioni, di pulsare di vita propria. Agganciandosi a queste premesse si è costituito ora un gruppo di operatori che intende procedere per provare a ‘mettere le gambe’ alle proposte formulate dagli estensori dello studio-progetto, per tentare di trasferirle dal piano teorico a quello pratico, per trasformare in realtà il sogno (sarebbe meglio dire: la prospettiva) di ‘un centro storico affollato, dello sviluppo di attività commerciali di qualità, di un ritrovato gusto da parte dei clienti di vedersi offrire il meglio nelle migliori condizioni professionali ed ambientali’. Il percorso per raggiungerlo, secondo i promotori, passa per un ‘aumento della dimensione operativa tramite l’unione delle forze e la concentrazione degli obiettivi in un’unica strategia di sviluppo’ nonché ‘l’utilizzo di indagini di mercato per l’individuazione dei vari target di clientela ed il relativo monitoraggio’, oltre allo ‘studio e attuazione di strumenti di promozione idonei all’espansione del bacino di utenza commerciale’ ed alla ‘collaborazione con le istituzioni pubbliche, private e gli enti’. Un percorso che richiede la presenza di forze trainanti, per centrare un obiettivo da tradurre dal piano teorico a quello concreto.