Il computer: un amico, solo se…

Due psicologhe hanno affrontato il tema “Giovani e internet: dal reale al virtuale”.

I rischi di internet, ma anche le opportunità che la Rete può offrire, spiegati a ragazzi e genitori da due psicologhe, Maria Costanza Calvio e Giusj Andronico. “Giovani e internet: dal reale al virtuale” è stato il tema del convegno che si è svolto sabato al convitto Inpdap di Spoleto, promosso dalle associazioni inSIemeVola – MilleMani e movimento Rangers, in partnership con l’istituto di previdenza. Cosa si nasconde dietro ad un computer è stato illustrato dalle due esperte, che hanno spiegato come la situazione in Umbria sia meno preoccupante – dal punto di vista di quella che può diventare una vera e propria dipendenza da internet – rispetto ai dati italiani ed internazionali. “Il rischio è quando il mondo virtuale diventa più importante di quello reale – hanno spiegato le due psicologhe –, cosa che porta anche ad approfondire timidezza ed introversione. Ore ed ore davanti al computer potrebbero inibire la capacità di giudizio, che progredisce con le esperienze reali”. Emblematico il caso di persone “drogate” da Second life, un programma che permette di costruirsi una vita diversa su internet, con il pericolo di non sapere più nemmeno chi si è veramente. Giochi online e social network, però, hanno anche valenze positive. I primi stimolando in alcuni casi l’intelligenza, i secondi permettendo magari di ritrovare amici che non si sentivano da tempo, oppure facendo conoscere le proprie professionalità. “Il problema è quando magari su Facebook i ragazzi hanno 2.000 amici e non li conoscono nemmeno, li collezionano soltanto” hanno evidenziato le esperte. Cosa fare quindi per “difendere” se stessi ed i propri figli dalla Rete? “Prima di tutto bisogna stimolare le relazioni reali – hanno detto le due psicologhe – evitando che i ragazzi stiano tutto il giorno davanti al pc o alla tv, ma spingendoli a partecipare ad attività extrascolastiche. È importante anche che gli adulti ‘accompagnino’ i loro figli nell’uso di internet, che imparino insieme a loro”. No invece alla proibizione, che avrebbe effetti controproducenti. Fortunatamente, comunque, a livello locale l’utilizzo del computer è ancora abbastanza limitato. A gennaio 2010 in Umbria il 39% delle persone si è collegato ad internet; a giugno la percentuale era scesa del 23%, segno di come con il caldo la gente ancora tende ad uscire di casa e non sia “schiava” del pc. Un dato positivo, ancor più se rapportato al resto del centro Italia, dove la percentuale è leggermente più alta. Giovani & Prevenzione l convegno “Giovani e internet” fa parte delle giornate annuali “Giovani & Prevenzione”, promosse dalle associazioni MilleMani per gli altri – inSIemeVola e movimento Rangers sin dal 2004. Un appuntamento fisso che vuole sensibilizzare e creare occasioni di confronto su temi fortemente legati alla vita delle nuove generazioni (nelle passate edizioni si sono trattati i temi della droga, del volontariato, dell’alcol, delle arti figurative, dell’occupazione). Una sfida, quella di dibattere su tematiche relative ai giovani, raccolta da subito dal convitto Inpdap, sia da parte dei vari direttori che si sono succeduti alla guida, che del personale, che ogni anno mette a disposizione mezzi e persone. E pure i giovani ospiti del convitto vengono sempre coinvolti: ad aprire il convegno di sabato è stato il concerto del complesso musicale della struttura. Quest’anno la novità è che la giornata ha visto ancora più partecipe l’istituto, che ha attivato una partnership con gli organizzatori.

AUTORE: Sara Fratepietro