Il “Dopo di noi” a Giove: un sogno che diventa realtà

Al Centro di accoglienza “San Giovanni” è stata completata la struttura del “Dopo di noi”
La nuova casa “Dopo di noi” in ricordo di don Nazzareno Amantini
La nuova casa “Dopo di noi” in ricordo di don Nazzareno Amantini

Parlare oggi di Giove e del Centro accoglienza “San Giovanni” per portatori di handicap vuol dire rivivere oltre 30 anni di storia della solidarietà nei confronti delle persone più deboli. Oggi nel vocabolo tifernate di Giove, assieme alla storica piccola chiesa completamente ristrutturata, sorge un centro di eccellenza caratterizzata da due strutture quali la “Tenda di argilla” e la nuova casa “Dopo di noi” in ricordo di don Nazzareno Amantini. Dopo i grandi sforzi economici sostenuti da Centro accoglienza per la realizzazione della Tenda di argilla, dal 2009 è iniziata una nuova sfida: la realizzazione di una casa che potesse accogliere anziani e disabili soli. La sfida lanciata da Centro accoglienza è stata raccolta da tutte le persone che da sempre hanno aiutato con il proprio impegno, sia personale che economico, il lavoro della associazione. Ho raccolto questa sfida come tecnico, ben sapendo che l’opera da realizzare non dovesse essere la sola costruzione di un fabbricato, ma il sogno di un’associazione che dal 1984 è in prima fila, e la speranza di tante persone che vedono nel progetto la possibilità di avere un aiuto concreto.

L’opera è terminata. Il fabbricato è stato realizzato in aderenza alle strutture esistenti nel tempo realizzate in estensione alla chiesa. Le scelte progettuali hanno voluto essere una spinta alla innovazione partendo dai materiali. Muratura a blocco cassero sismo-resistente, ma ad alto isolamento termico ed acustico; anche il solaio di copertura, e ben oltre i limiti consentiti, abbattendo la trasmissione del calore e del rumore. Anche gli infissi sono stati scelti in modo da garantire il maggiore comfort e qualità della vita. Senza perdere l’aspetto architettonico che doveva prevedere l’integrazione con il resto delle strutture esistenti, è stata realizzata un’opera sobria ma funzionale. Il fabbricato si erge su due piani, di nuova realizzazione, più un terzo esistente ma ristrutturato. Al piano terra sono presenti un refettorio, la cucina, un corpo bagni e delle dispense, un nuovo refettorio di 75 mq, un locale palestra per la riabilitazione e il corpo ascensore. Sempre al piano terra è stato inoltre realizzato un piccolo portico con ingresso. Al piano primo sono presenti 8 camere doppie con bagno, 3 camere singole con bagno una sala tv, una lavanderia ed un terrazzo. Al piano terzo sono state realizzate due camere doppie con bagno. In totale circa 23 posti letto. Le camere sono tutte raggiungibili grazie all’ascensore che è in grado di contenere 8 persone, oppure una barella. Tutte la camere sono fornite di bagno individuale completamente fruibile da soggetti con ridotte capacità motoria. Ogni camera ha sistemi di climatizzazione individuale e gestibile in modo autonomo, televisione e sistema di chiamata soccorso centralizzata. La centrale termica è in grado di garantire sia riscaldamento che raffreddamento utilizzando anche fonti energetiche rinnovabili grazie alla installazione di una batteria di pannelli solari. La casa, in ricordo di don Nazzareno Amantini, è completata: siamo in attesa dell’ottenimento delle agibilità finali, in modo da essere aperta prima dell’autunno 2013. Da tecnico, un ringraziamento a chi ha dato la possibilità di realizzare un’opera così importante per il sollievo di molte persone.

AUTORE: Cristian Anniboletti